Home pageAttualitàNewsRagazzini adescati online da “Jonathan Galindo”: l’allerta della Polizia Postale | FOTO
Ragazzini adescati online da “Jonathan Galindo”: l’allerta della Polizia Postale | FOTO
Published by
Gaia Fabbrini
4 anni fa
Una nuova allerta che riguarda bambini e ragazzi: un profilo fake contatta bambini e ragazzi e propone giochi e sfide autolesioniste. Chi è Jonathan Galindo e come è nato questo fenomeno.
I giovani di oggi posseggono tutti il cellulare, è oramai un fenomeno con il quale non resta che imparare a convivere, e con questo o altri dispositivi in loro possesso, possono connettersi quando vogliono ad internet. Per noi genitori si tratta di nuove sfide da dover affrontare visto che ora dobbiamo proteggere i nostri figli anche all’interno di questa navigazione su internet e insegnargli a difendersi da alcune trappole della rete, come quella da molti conosciuta di “Jonathan Galindo”. Ma chi è e soprattutto, esiste davvero Jonathan Galindo? Sicuramente non si tratta di un essere mostruoso ma di una inquietante maschera che raffigura uno strano Pippo deformato. Di Jonathan Galindo ne hanno parlato i giornali in tutto il mondo.
Secondo vari siti internazionali esistono diversi profili con la stessa immagine che contattano ragazzini e cercano di coinvolgerli in giochi o meglio sfide autolesioniste. Il contatto avviene attraverso Instagram e TikTok.
Anche in Italia è avvenuto cosi:
Jonathan Galindo inizialmente ti manda una richiesta di amicizia
poi ti manda un link che ti propone di entrare nel gioco
all’inizio il gioco contempla prove di coraggio
fino ad arrivare a sfide autolesioniste
Una mamma italiana ha raccontato che tra le prove richieste alla figlia c’era quella di incidere le iniziali del proprio nome sull’addome con una lama. La donna ha sporto denuncia alla polizia postale secondo “Il Resto del Carlino”.
In realtà il fenomeno Jonathan Galindo ha origine nel lontano 2017 quando in Messico era diventato famoso e sono usciti all’epoca i primi articoli a tal riguardo. Poi si è allargato in India e Vietnam, Spagna e Brasile ovunque con sfide pericolose che come la Blue Whale vogliono colpire i più indifesi. Secondo il sito Bufale.net “Non esiste nessun Jonathan Galindo, ma esistono persone molto nefaste e nocive pronte a cavalcare la bufala di Jonathan Galindo per seminare panico e terrore. E da cui guardarsi si deve”
Uno youtuber Gianmarco Zagato ha provato ad indagare sulla provenienza di quell’immagine inquietante ed ha scoperto che appartiene a Samuel Canini, un produttore di effetti speciali che l’ha creata nel 2012 per divertimento. Il produttore ha ammesso che sono sue tutte le foto e i video che girano di questo Jonathan Galindo e l’aveva creato per prendere in giro le persone ma di certo non per spaventarle “Se qualcuno riceve un messaggio per cominciare un gioco del genere, non rispondete. Questo mondo ha già abbastanza problemi e non abbiamo bisogno anche di questo. L’account Jonathan Galindo è stato creato nel 2017. Era un account finto che qualcuno aveva fatto usando le mie immagini. Non so chi sia, ma sicuramente hanno avuto un sacco di notizie online grazie alle mie foto” ha detto il produttore.
La Polizia Postale ha pubblicato sulla sua pagina Facebook “Commissariato di PS On Line-Italia”, un post riguardante questa trappola su internet poi cancellata ma nel frattempo ripresa da più Pagine, tra cui la Protezione Civile Salento:
“LO CONOSCI IL FENOMENO DEL FAKE “JONATHAN GALINDO” ?
Da qualche tempo sono comparsi sui social (Facebook, Twitter, Istagram, Tik tok, whatsapp, etc) alcuni profili fake denominati Jonathan Galindo, con la foto di una persona truccata da Pippo, il famoso cane di topolino. Si tratta di più persone che, usando questo nome, vogliono spaventare bambini e ragazzi inducendoli a partecipare ad alcune sfide, attraverso l’invio di messaggi privati e link. I contatti con nome Jonathan Galindo possono richiedere di compiere vari tipi di azioni come il procurarsi dei tagli sul corpo con la forma di lettere o numeri simbolici.
Al momento non si esclude che si possa trattare di un troll creato per spaventare i ragazzi e guadagnarsi popolarità attraverso la viralizzazione dei profili e delle immagini ma è anche possibile che, attraverso questo nome, soggetti adulti con cattive intenzioni cerchino un contatto con minori fragili e/o spaventati, con l’intento di agganciarli e manipolarli, magari anche per fini sessuali. Alcuni ragazzi ritengono un vanto avere tra i contatti un account con quel nome: in realtà si tratta di un fake dietro al quale può nascondersi chiunque, anche chi rappresenta un pericolo reale.”
Dopo questo preambolo la Polizia Postale ha fornito alcune indicazioni per i genitori:”CONSIGLI SU COME COMPORTARSI:
– Anche se il messaggio non è ancora arrivato a vostro figlio, parlategli del “fenomeno” Jonathan Galindo così che possa essere informato e preparato sul da farsi. – Indicate ai più piccoli che i messaggi inviati da sconosciuti devono essere ignorati e che le eventuali minacce ricevute in rete non debbono spaventarli ma indurli a chiedere il vostro aiuto immediatamente. – Consigliate ai bambini e ai ragazzi di non diffondere la notizia dell’esistenza di questi profili con l’idea che avere contatti con Jonathan Galindo sia un vanto: in realtà si corre il rischio di favorire l’accesso ai profili personali a sconosciuti di cui si ignorano le intenzioni. – È importante inoltre che i bambini e i ragazzi non aprano mai i link contenuti nei messaggi inviati da profili sconosciuti denominati con Jonathan Galindo: in molti casi in questo modo vengono inoculati virus o altri tipi di malware che incidono negativamente sul funzionamento dei supporti. – Se vostro figlio ha ricevuto un messaggio da uno o più profili denominati Jonathan Galindo, bloccate il contatto, raccogliete tutte le informazioni relative al tentativo (piattaforma su cui è avvenuto il contatto, nome dell’account, orario in cui è stato inviato il messaggio etc.) e fate una segnalazione a commissariatodips.it oppure recatevi in un ufficio di Polizia per sporgere una denuncia.”
Secondo il presidente dello “Sportello dei Diritti”, Giovanni D’Agata:
” Il problema principale è sempre, in questi casi, l’aspetto emulativo di vittime e carnefici che intrigati da questi fenomeni fanno di tutto per imitarli fino a finire nei guai. Come ripetiamo incessantemente, il modo migliore per difendersi, è quello di seguire fedelmente le indicazioni della Polizia Postale che nel corso di questi anni ha dato grande prova di essere la principale autorità nella lotta a questi fenomeni, ma anche nella prevenzione degli stessi”
Intervistata da Radio Luna, Monica Sansoni, responsabile dello sportello di ascolto dell’infanzia e adolescenza di Latina ha voluto mettere in guardia i genitori, spiegando che si tratta di adescamento on line.
E voi care unimamme conoscevate l’esistenza di questa trappola nella rete? Vi è mai capitato di imbattervi in qualche profilo falso? Personalmente non mi è mai capitato è trovo questa vicenda davvero inquietante, motivo per il quale ne parlerò subito a mio figlio seguendo le indicazioni della Polizia Postale.
Per restare sempre aggiornato su notizie, ricerche e tanto altro continua a seguirci sui nostri profili FACEBOOK e INSTAGRAM o su GOOGLENEWS.