In Francia si registra il primo caso di contagio da coronavirus, mentre il bambino è ancora nell’utero, è il quarto caso nel mondo.
Unimamme, solo pochi giorni fa vi parlavamo di uno studio sul coronavirus, proveniente dagli Usa che attestava come la Covid – 19 si potesse trasmettere da madre a figlio ancora nell’utero. Ora, in Francia si segnala un contagio avvenuto in questo modo.
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Il caso si è svolto in Francia, a Parigi. La mamma era arrivata in ospedale con febbre e tosse forte ed era risultata positiva al coronavirus. La donna era incinta e, tre giorni dopo il ricovero, i medici hanno notato indizi di sofferenza fetale, così è stato fatto un cesareo d’urgenza sotto anestesia fetale. Il bambino è stato poi isolato in terapia intensiva e dai prelievi del sangue e dalle sacrezioni polmonari è risultato anch’egli positivo al coronavirus, oltre ad avere un’infiammazione alle vie respiratorie collegabile al coronavirus. Il neonato, inizialmente, era asintomatico, ma al terzo giorno di vita ha presentato sintomi come: irritabilità, cattiva alimentazione, spasmi muscolari e rigidità della testa, del collo e della nuca. Quest’ultimo è un sintomo neurologico di alcune forme di meningite.
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I dottori hanno preso in considerazione una cura col Remdesivir, un farmaco antivirale, ma nel frattempo la situazione per il piccolo è fortunatamente cambiata in meglio. Il bambino infatti è riuscito a riprendersi senza bisogno di farmaci. Alla mamma sono stati fatti esami che hanno fatto emergere una concentrazione molto alta del virus nella placenta materna. La placenta infatti ha molti recettori che si trovano nei polmoni e che il coronavirus utilizza per diffondersi. Tutto questo, naturalmente, suggerisce che il virus possa diffondersi nelle cellule della placenta. Ora mamma e figlio sono guariti e tornati a casa. Daniele De Luca, degli ospedali universitari Saclay, commenta così su Nature.com dove si parla di questo caso: ““La trasmissione placentare non e’ stata dimostrata prima poiche’ in piena emergenza pandemia era molto difficile avere a disposizione tutti i campioni necessari: sangue materno, sangue del neonato, sangue del cordone ombelicale, placenta e liquido amniotico” .
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Unimamme, cosa ne pensate di questa vicenda e della sua conclusione?
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