Oggi 15 luglio festeggiamo San Vladimiro. Scopriamo origine del nome e la storia del santo ricordato oggi.
Il nome, di origine slava deriva dall’antico nome ecclesiastico Vladimiru, composto da vlasti o vlasti o volod, “governare” e da un secondo termine ricondotto a diverse parole, fra cui miru o mir, “pace“ ma anche “mondo” oppure mer, “grande”, “famoso”. Il significato viene quindi indicato rispettivamente con “governo della pace” o “pace che governa”, “governo del mondo” o “governare con grandezza”.
Varianti del nome:
I simboli associati al nome sono:
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Il 15 luglio si festeggia San Vladimiro I di Kiev, detto il Santo, noto anche come San Vladimir o Vladimir il Grande (958 – 15 luglio 1015), Gran Principe di Kiev. Vladimiro è il figlio illegittimo di Svjatoslav I e della sua serva Malusa, descritta nelle leggende scandinave, come una profetessa vissuta fino a cento anni che, per tutta la vita, ha abitato in una caverna nei pressi di Kiev e che si reca a Palazzo solo quando i sovrani hanno bisogno delle sue profezie. Dobrynja, il fratello di Malusa, fa da tutore a Vladimir e ne diventa il suo più fido consigliere. Nel 969 Svjatoslav si trasferisce a Perejaslavec e assegna il controllo della città di Kiev al suo primogenito Jaropolk e a Vladimiro il governo di Novgorod. Nel 972 muore Svjatoslav e tra Jaropolk e il fratello minore Oleg, al quale il padre aveva affidato il governo di Dareva, scoppia la guerra tanto cruenta che, nel 977, Vladimiro è costretto a rifugiarsi in Scandinavia con i suoi parenti lasciando Novgorod nelle mani di Jaroplk. Due anni dopo Vladimiro, dopo aver radunato un vasto esercito, ritorna in Russia e riconquista Novgorod, uccide il principe Variago Ragnvald di Polock e costringe la figlia, Ragnhild, promessa sposa di Jaropolk, a sposarlo. Questi scappa da Kiev appena il fratello assedia la città ma, dopo essersi arreso, viene ucciso per volontà di Vladimiro che pone fine alla guerra e ritorna a governare tutti i domini del padre. Nel 988 sposa Anna la sorella dall’imperatore Basilio II ma è costretto a convertirsi al cristianesimo di rito bizantino, dopo le nozze torna in patria, abbandona le altre mogli, fa abbattere tutte le statue e gli idoli pagani e fa costruire numerose chiese.
Vladimiro muore a Berestovo, vicino Kiev, e il suo corpo, diviso in varie parti, viene distribuito alle chiese e ai monasteri da lui fatti fondare. A Vladimiro sono dedicate una delle più grandi cattedrali di Kiev e l’università della stessa città.
Unimamme se avete deciso di chiamare vostro figlio come quest’uomo che lotta contro tutti e tutto pur di portare avanti gli ideali del padre vogliamo augurare loro la sua stessa devozione verso i genitori e il suo stesso coraggio nell’affrontare le ostilità. Buon onomastico!
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