Gli alunni delle scuole materne hanno una bassa autostima: i risultati del rapporto invalsi, il primo in una materna.
Nella mattinata del 15 luglio, l’INVALSI ha presentato i risultati della sperimentazione del Rapporto di autovalutazione per la scuola dell’infanzia,”Rav Infanzia“.
La sperimentazione ha coinvolto 1.828 istituzioni scolastiche:
- 464 mediante campionamento statistico
- 1.364 autocandidate
Hanno partecipato le scuole dell’infanzia delle tre principali tipologie:
- 1.155 statali (pari al 63,2% del totale)
- 80 comunali (4,4%)
- 593 paritarie (32,4%)
LEGGI ANCHE —> RAPPORTO INVALSI 2019: UNO STUDENTE SU TRE IN TERZA MEDIA NON COMPRENDE L’ITALIANO
I risultati del rapporto di autovalutazione per l’infanzia
Il rapporto di autovalutazione pone al centro tre ingredienti fondamentali:
- sviluppo integrale della persona
- benessere
- apprendimento
In Italia abbiamo la percentuale tra gli iscritti più alta:
- il 94% dei bambini tra i 3 e i 6 anni è iscritto alla materna
- il 14 % vive in famiglie con problemi sociali ed economici.
Le comunità scolastiche nell’Infanzia sono contenute, con una media di 12 bambini per insegnante. Il dato varia di poco da regione a regione:
- Lazio e Sicilia hanno una media di 14 bambini per insegnante
- Basilicata, Calabria e Friuli Venezia Giulia dieci
Secondo questo studio che ha coinvolto 1.828 istituzioni statali, comunali e paritarie:
- il 51,9% delle scuole dell’infanzia non possiede palestre nella propria struttura
- il 21,7 % non dispone di grandi sale
- Il 65,7 % ha almeno un laboratorio
- nell’83,4 % delle scuole è quindi presente la mensa
- oltre la metà possiede una cucina all’interno della struttura scolastica
- solo il 15 % di questi istituti possiede un teatro
- oltre il 70% ha spazi polifunzionali esterni
Riguardo gli alunni e la loro relazione con se stessi, con la scuola e con le insegnanti:
- 77,8% dei bambini hanno relazioni molto positive con i docenti
- 77,1 % si sentono molto sicuri
- 52% dei docenti ritiene che i propri alunni non abbia intorno buone condizioni di apprendimento.
- bassa l’autostima nei bambini: solo il 28,7 % si dichiarano tali, il parere è sempre mediato dai docenti
- soltanto il 26 % dei bambini, sempre secondo gli insegnanti, abbia acquisito la lateralizzazione e sappia così distinguere la mano destra dalla sinistra, essenziale per imparare a leggere, scrivere e contare.
LEGGI ANCHE —> LINEE GUIDA PER LA RIAPERTURA DELLE SCUOLE: LE ISTRUZIONI PER SETTEMBRE | VIDEO
Per quanto riguarda la scuola dell’infanzia, la presenza media a scuola è di 65 bambini:
- La Lombardia presenta il valore più alto: 82
- La Valle d’Aosta conta in media 33 scolari
Dei 65 bambini 11 di media hanno cittadinanza non italiana:
- 19 in Emilia Romagna
Nel “rapporto” si legge che i primi 8 anni di apprendimento sono i più importanti per un essere umano. Secondo Anna Maria Ajello non ci saranno prove invalsi per l’infanzia.
- nel comparto l’età dei docenti è alta, il 40% ha 55 anni o più
- l’80 % dei docenti, ancora, possiede un diploma di scuola secondaria
- 72 % ha una stabilità di servizio nella scuola in cui insegna da almeno cinque anni
- Due terzi degli intervistati si autocolloca in posizione elevata nell’autovalutazione
- ma solo 1 docente su 5 dichiara di utilizzare “strumenti formalizzati” per aiutare i propri alunni nell’apprendimento.
Come si può leggere sul rapporto, le finalita di questa indagine sono:
“La finalità principale dell’autovalutazione è quella di promuovere una
riflessione da parte del personale scolastico e delle altre componenti
della comunità scolastica”
“Tale riflessione, basata su dati ed evidenze, consente di individuare
le priorità di miglioramento di ogni scuola”
“La guida all’autovalutazione RAV Infanzia cartacea è lo strumento
che riscontra una soddisfazione media più elevata e una
convergenza tra scuole di tipo diverso, confermando l’utilità
soprattutto formativa della sua funzione rispetto al processo di
autovalutazione.”