Greta e altre attiviste per il clima hanno scritto una lettera ai potenti per agire subito contro la crisi climatica e l’ecocidio.
La pandemia di Covid-19 con la quarantena e lo stop ai viaggi non hanno fermato l’attivismo di Greta Thunberg, che in questi mesi ha continuano a inviare messaggi sul web per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’emergenza climatica e a partecipare ad eventi e iniziative sul web, a distanza. Ora, la giovanissima attivista svedese ha deciso di fare sentire di nuovo con forza la propria voce con una lettera aperta, firmata insieme ad altre attiviste, e inviata ai potenti del mondo per richiamarli a un impegno immediato per il clima.
Il tempo sta scadendo se vogliamo salvare la Terra, ma soprattutto la nostra presenza su questo pianeta. La lettera ai leader mondiali fa parte della campagna “Face the climate emergency“, affrontate l’emergenza climatica, lanciata con l’hashtag #FaceTheClimateEmergency. Numerose e autorevoli sono state le adesioni alla campagna.
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Greta e altre attiviste per il clima scrivono una lettera i potenti
Quella climatica è un’emergenza molto seria che richiede grande attenzione e un intervento immediato, non meno dell’emergenza per il nuovo Coronavirus. Per questo motivo Greta Thunberg, la ragazza svedese divenuta famosa un paio di anni fa con i suoi scioperi da scuola per il clima, non ha mai smesso il suo impegno, neppure durante i mesi più difficili in Europa per la pandemia del Covid-19. Anche quando le attività in pubblico e le manifestazioni si sono fermate, con molti Paesi chiusi in quarantena, Greta ha continuato la sua campagna di sensibilizzazione a favore dell’ambiente, con i cartelli degli scioperi da scuola il venerdì mostrati da casa e pubblicati sui social.
Nel frattempo, Greta ha trovato altre compagne a darle forza nella sua battaglia per il futuro del Pianeta, con loro ha scritto una lettera aperta indirizzata ai leader europei e di tutto il mondo. Le giovani attiviste sono: Luisa Neubauer, Anuna de Wever dan der Heyden e Adélaïde Charlier. Insieme a Greta, sono tutte ragazze dai 17 ai 24 anni, hanno dato vita alla nuova campagna di sensibilizzazione sul clima: “Face the climate emergency“, lanciata con l’hashtag #FaceTheClimateEmergency. L’invito ai potenti della Terra è di agire subito per affrontare l’emergenza del riscaldamento climatico, un’emergenza che necessita interventi immediati, con azioni concrete, esattamente come per la pandemia in corso.
L’annuncio della lettera è stato dato da Greta Thunberg su Twitter il 16 luglio:
It’s time to #FaceTheClimateEmergency
This is our open letter and demands to global leaders, signed by thousands of activists, scientists, representatives of civil society influencers.
We’ll keep collecting signatures and urge everyone to sign & share
->https://t.co/jq0Pwp5KZc pic.twitter.com/fNVhoTXUOj— Greta Thunberg (@GretaThunberg) July 16, 2020
“È tempo di affrontare l’emergenza climatica” (dove “face” in inglese sta per il verbo affrontare ma anche per faccia, volto, e con l’hashtag a fianco significa anche metterci la faccia), scrive Greta. “Questa è la nostra lettera aperta con le richieste ai leader del mondo, firmata da migliaia di attivisti, scienziati, rappresentanti influenti della società civile. Continueremo a raccogliere firme e solleciteremo tutti a firmare e condividere“.
Tra i firmatari, oltre a comuni cittadini e a tanti attivisti per l’ambiente, ci sono anche numerosi personaggi illustri, tra personaggi dello spettacolo, artisti e attivisti per i diritti civili. Segnaliamo: Leonardo DiCaprio, attore premio Oscar da sempre impegnato per l’ambiente, Malala Yousafzai, la più giovane Premio Nobel per la Pace per il suo impegno per l’istruzione delle ragazze e dei ragazzi, i cantanti Billie Eilish e Shawn Mendes, la leader indigena dell’Amazzonia Sônia Guajajara, gli attori Emma Thompson, Mark Ruffalo, Jake Gyllenhaal, Maggie Gyllenhaal, Russel Crowe e Joaquin Phoenix, la giornalista e attivista Naomi Klein, gli scienziati Kevin Anderson, professore sui cambiamenti climatici all’Università di Manchester, e Carlos Nobre, professore dell’Università di San Paolo. Poi ancpra, i Coldplay, Jane Fonda, Susan sarandon, Stella McCartney e l’italiano Ludovico Einaudi. Un elenco di nomi che continua a crescere, tra personaggi famosi e comuni cittadini.
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Nella lettera di Greta e le altre ai potenti sono contenute richieste molto precise. In primo luogo e in evidenza si chiede a leader e politici di smettere di fare finta che si possa risolvere la crisi climatica ed ecologica senza trattarla coma una vera crisi.
Quindi vengono elencate le richieste, indicate come “primi passi” essenziali ad evitare il disastro climatico ed ecologico:
- Interrompere con effetto immediato tutti gli investimenti nell’esplorazione e nell’estrazione di combustibili fossili, mettere fine immediatamente a tutti i sussidi per i combustibili fossili e disinvestire immediatamente e completamente dai combustibili fossili.
- Gli Stati membri dell’UE devono sostenere l’ecocidio come reato internazionale presso il Tribunale penale internazionale.
- Includere le emissioni totali in tutte le cifre e in tutti gli obiettivi, inclusi l’indice di consumo, il trasporto aereo e marittimo internazionale.
- A partire da oggi – stabilire budget annuali e vincolanti per il carbonio basati sulla migliore scienza attuale disponibile e sul budget dell’IPCC che ci dà il 66% di possibilità di limitare l’aumento della temperatura globale a meno di 1,5 ° C. Devono includere l’aspetto globale dell’equità, i punti di non cambiamento e i circuiti di feedback e non dovrebbero dipendere da ipotesi di possibili future tecnologie di emissioni negative.
- Salvaguardare e proteggere la democrazia.
- Elaborare politiche climatiche che proteggano i lavoratori e le persone più vulnerabili e riducano tutte le forme di disuguaglianza: economica, razziale e di genere.
- Trattare l’emergenza climatica ed ecologica come un’emergenza.
La novità importante di queste istanze è che si chiede ai leader mondiali di adottare non solo politiche a tutela dell’ambiente e volte a scongiurare i disastri del riscaldamento globale ma anche di proteggere la democrazia, salvaguardare i lavoratori più deboli – che possono essere danneggiati dalle politiche ecologiche – e anche contrastare tutte le forme di disuguaglianza, anche sociale e di genere.
Greta e le altre attiviste concludono la loro lettera riconoscendo che le loro richieste non sono semplici da realizzare. I cambiamenti per salvaguardare l’umanità possono sembrare irrealistici, ammettono. Tuttavia, aggiungono, è molto più irrealistico credere che la nostra società possa sopravvivere al riscaldamento globale a cui stiamo andando incontro, così come ad altre disastrose conseguenze ecologiche delle politiche attuali.
La lettera di Greta e della altre attiviste: climateemergencyeu.org
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Che ne pensate unimamme, siete d’accordo con Greta?
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