Insegnare a mangiare sano ai nostri bimbi non sempre è semplice.Tra le regole d’oro per l’alimentazione dei bimbi c’è sicuramente il nostro buon esempio.
L’educazione alimentare dei bambini e la “neofobia”, ovvero l’avversione a provare nuovi cibi, sono difficoltà che spesso un genitore si trova ad affrontare.
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Insegnare a mangiare sano ai nostri bimbi già dal ventre materno
Il feto, infatti, viene a contatto attraverso il liquido amniotico con tutti i sapori che gli trasmette la mamma. Gli stessi sapori il bambino li ritroverà con l’allattamento, laddove la mamma lo allatti. E’ stato confermato da diversi studi che i bambini abituati ad alcuni sapori, mangeranno più facilmente quei cibi durante lo svezzamento.
La “neofobia” dei bambini, ovvero la riluttanza a provare alimenti nuovi, sarebbe addirittura un istinto primordiale che nei nostri progenitori era presente per evitare che i bambini provassero bacche o frutti velenosi. Oggi invece può precludere al bambino di provare cibi nutrienti.
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Le regole d’oro per una sana alimentazione dei bimbi
- Se il bambino non prova piacere per alcuni alimenti, nella prima fase, fino ad un anno di età, cambierà facilmente idea se vengono riproposti.
- Da un anno a due anni invece la resistenza aumenta e gli esperti consigliano di riproporli fino a quindici volte. Ma senza mai forzare il bambino: molti studi infatti hanno dimostrato che la prassi della costrizione a far finire al bambino ciò che ha nel piatto non gli permette di scegliere liberamente e potrebbe portare a ricordi sgradevoli associati a quel cibo.
- Anche la tattica del premio e della lode sono poco fruttifere, in quanto potrebbero confondere il bambino e fargli identificare il cibo come un mezzo per arrivare al suo scopo, snaturando completamente il significato del pasto.
Secondo uno studio inglese converrebbe far sedere il bambino a tavola con gli adulti e fargli provare liberamente i cibi presenti. Anche in questo caso dunque vale la regola d’oro del buon esempio: se noi adulti mangiamo cibi sani e genuini, i nostri figli lo faranno di conseguenza e questo gioverà a tutta la famiglia!
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Infine, ogni genitore si trova prima o poi a fare i conti con il problema delle pubblicità, che spesso sponsorizzano cibi poco nutrienti o di una specifica marca e possono influenzare le scelte alimentari dei nostri figli. Il consiglio degli esperti ai genitori che vogliono trasmettere sane abitudini alimentari ai proprio figli, dunque, è di stare attenti anche al tempo trascorso davanti alla tv e alla qualità di ciò che guardano i nostri figli.
Un bambino che mangia sano, sarà un adulto più consapevole e noi adulti dobbiamo pensare che dare il buon esempio a loro può significare modificare anche le nostre abitudini alimentari.
E voi unimamme? Che rapporto hanno i vostri figli con il cibo? Pensate che sia utile trasmettere una educazione alimentare?