Noia dei bambini in estate: come va gestita. I consigli degli esperti.
Estate tempo di vacanze da scuola per i bambini, anche se a causa del lockdown per il Coronavirus sono rimasti sempre a casa, e anche tempo di noia. Le lunghe giornate senza lezioni né compiti, fuori dalle attività loro dedicate come quelle dei centri estivi o lo sport, i bambini rischiano di annoiarsi e irritarsi, rendendo la vita impossibile ai genitori, magari ancora alle prese con il lavoro, prima di partire per le vacanze. Come comportarsi? Secondo gli esperti di psicologia infantile, la noia non è sempre un male per i bambini anzi. Di seguito qualche suggerimento su come affrontarla e come aiutare i bambini a superarla o a utilizzarla a loro favore.
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Avendo più tempo libero a disposizione, è normale che in estate i bambini si annoino. Le lunghe giornate libere da lezioni e compiti e quest’anno anche meno possibilità di movimento, a causa dell’emergenza Coronavirus, che ha portato numerose limitazioni negli spostamenti, rendendoli più difficili, nei viaggi e anche, purtroppo, nelle attività dei bambini, lasciano molte ore libere durante la giornata. Si dorme di più, si gioca di più, si trascorre più tempo davanti alla televisione o al computer, anche se non si dovrebbe, ma poi arriva il momento in cui i bambini si stancano anche dei loro giochi o delle loro attività preferite.
Non è necessariamente un male. Ormai da anni, gli esperti pediatri e psicologi infantili tendono invece a incoraggiare la noia nei bambini, come spazio recuperato alla creatività e all’immaginazione. Non è un bene, infatti, che la giornata di un bambino sia fitta di impegni come quella di un adulto. I bambini hanno bisogno di tempo tra un’attività e l’altra e hanno bisogno anche del tempo perso, quello in cui lasciare liberi i pensieri e annoiarsi. Lasciare spazi e tempi vuoti è un modo anche di dare libertà ai bambini, senza che siano continuamente pressati da impegni e orari, che rischiano, invece, di diventare ansiogeni. Le corse da casa a scuola e poi nelle attività pomeridiane, come sport o corsi extrascolastici, assediano i bambini durante tutto l’anno. In estate è bene lasciarli liberi, di prendere fiato e di gestirsi la giornata in autonomia. Anche questo li aiuta a crescere e a gestirsi liberamente. Svolgere attività non organizzate e lasciare più tempo al relax è un’attività che molti bambini non conoscono più, a causa dei numerosi impegni.
Lasciare loro più tempo libero e maggiore spazio è un’occasione preziosa per aiutarli anche a conoscere meglio se stessi e diventare più autonomi. È proprio durante la noia che il bambino impara a conoscere quali attività gli danno maggiore soddisfazione, impara ad attivarsi per svolgerle e superare le frustrazioni. Così facendo il bambino acquisisce nuove competenze e impara ad organizzare da solo il suo tempo.
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Se, invece, i bambini non sopportano la noia e diventano irritabili o capricciosi, esistono diverse strategie per aiutarli a superare questo momento. Prima di tutto occorre maggiore attenzione e coinvolgimento da parte dei genitori. Sono, infatti, i genitori che devono intervenire se il bambino è troppo annoiato, triste e non riesce ad organizzare il proprio tempo. Coinvolgerlo in qualche attività che gli piace, giocare insieme a lui è un ottimo modo per superare la frustrazione del momento. I bambini non vanno lasciati soli, specialmente quando sono piccoli. Anche la sola presenza del genitore può essere di stimolo e conforto.
Bisogna, inoltre, mettere a loro disposizione strumenti che aiutino la loro creatività, come fogli, matite e colori per disegnare e colorare, mattoncini per realizzare costruzioni, anche libri da leggere o di cui osservare le figure per i più piccoli. L’ambiente in cui si trovano, poi, deve essere accogliente e su misura per loro, come ha insegnato la grande pedagogista Maria Montessori. Solo in un ambiente su misura il bambino si sente a suo agio ed è invogliato a sperimentare ed esplorare, anche in casa, e a fare esperienze che siano gratificanti.
Importante è anche che i bambini siano in compagnia, perché in due, tre o in piccoli gruppo riescono ad organizzarsi meglio e a utilizzare il tempo vuoto per giocare insieme e svolgere attività condivise.
Gli esperti di psicologia infantile, poi, sconsigliano l’uso dello schermo, che sia tv o computer, per far passare la noia ai bambini. Perché stare davanti alla tv o al computer significa rimanere in un atteggiamento passivo che non aiuta, mentre la noia è l’occasione per reagire e mettersi in azione. Affinché il bambino si attivi, è importante che il genitore lo aiuti e lo stimoli, indicandogli le attività che può svolgere: come leggere, disegnare, giocare all’aperto.
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