Obesità e anoressia possono mettere a rischio il concepimento? Secondo uno studio inglese, questi disturbi compromettono la fertilità.
Da tempo cercate di avere un bambino, ma questo tarda ad arrivare? Secondo una ricerca inglese bisogna fare molta attenzione alla linea.
Infatti disturbi come obesità e anoressia possono mettere a rischio la fertilità della coppia.
Da quello che è emerso nelle donne obese l’infertilità è provocata dall’alterarsi della produzione degli ormoni steroidi che interferisce con la regolazione centrale del ciclo mestruale.
Ciò porta alla riduzione del numero dei cicli, fino ad arrivare all’amenorrea. A spiegarlo è Alessandro Dal Lago responsabile dell’ASL Roma C di Roma.
Il tessuto adiposo altera il rapporto tra estrogeni e androgeni e ciò diventa un ostacolo alla procreazione naturale.
Un altro fattore che provoca nelle donne obese infertilità è l’ovaio policistico a cui sono più soggette rispetto alle altre donne.
In ogni caso, però, ci sono delle speranze. Se si riesce a tornare ad un peso normale e adeguato, è possibile recuperare una capacità riproduttiva del 70%.
Secondo sempre la ricerca inglese, pubblicata sul Journal of Human Reproductive Sciences, l’obesità nelle donne non solo riduce le possibilità di concepiment naturale, ma interferisce anche sulla stimolazione ormonale. Anche nelle donne che soffrono di anoressia si verifica un deficit di estrogeni. Secondo lo studio se queste riescono a recuperare il 90% della massa corpore possono tornare ad essere fertili, ma le percentuali sono significativamente più basse rispetto alle donne obese.
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Un peso troppo basso o eccessivo può influire sui cicli della riproduzione. A causa di questo vengono prodotti un minor numero di follicoli e quindi di ovociti.
L’insuccesso della pratica può essere determinato dal fatto che le donne obese richiedono dosi maggiori di gonadotropine per la stimolazione ovarica.
Dato ciò, i tassi di fecondazione sono più bassi e anche tra le donne obese più giovani il rischio di aborto è molto più alto rispetto alle donne normopeso.
Anche altri fattori come stress o eccesso di attività fisica possono ostacolare il recupero della funzione ovulatoria.
Secondo Pietro Migliaccio, Presidente della Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione, è necessario considerare solo l’indice di massa corporea, ma anche il giusto apporto di nutrienti specifici.
Seguendo una dieta mediterranea ricca di pesce, frutta, verdura e legami è possibile indirizzare verso una strada corretta il corpo.
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Bisogna tenere in considerazione anche il fattore maschile. Se la gravidanza tarda ad arrivare, una responsabilità può essere anche l’obesità o l’eccessiva magrezza degli uomini.
Negli uomini obesi o in sovrappeso il numero di spermatozoi sono più lenti e inferiori rispetto ad un uomo normopeso. Secondo lo studio, il 71% di chi aveva problemi di infertilità era obeso.
Anche per quanto riguarda gli uomini, una dieta sana ed equilibrata, il ricorso a una costante attività fisica e lo smettere di fumare, nel caso in cui si è dipendenti dal tabacco, possono contribuire a ridurre danni al sistema vascolare e alla funzionalità erettile.
Dunque il consiglio è quello di mantenere un corpo in forma e sano: in primo luogo per stare bene con se stessi a livello salutare e in secondo caso, per evitare in futuro, nel caso si desideri un bambino, cure estenuanti e infinite.
E voi Unimamme eravate a conoscenza di questo studio?
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