Trascorre le vancanze d’estate con il Coronavirus: le regole degli esperti del Bambin Gesù per la salute dei bambini.
Quella del 2020 è un’estate molto particolare, a causa dell’emergenza sanitaria del Coronavirus. I viaggi sono ridotti e molte famiglie trascorreranno le loro vacanze in Italia, non troppo lontano da casa. I contagi sono diminuiti notevolmente dalla primavera scorsa, ma è fondamentale mantenere un comportamento prudente e osservare le regole di base della prevenzione sanitaria: distanziamento fisico, igiene delle mani e mascherina da indossare nei luoghi chiusi, sui mezzi pubblici di trasporto e all’aperto nei luoghi affollati.
L’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma ha pubblicato, come ogni anno, una guida utile per i genitori sull’estate dei bambini e ragazzi, con le regole da seguire per la tutela della loro salute e per vacanze serene. La guida di quest’anno prevede ovviamente le indicazioni specifiche per la prevenzione del Covid-19.
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È uscito l’ultimo numero di “A Scuola di Salute“, il magazine digitale a cura dell’Istituto Bambino Gesù per la Salute con i consigli degli esperti dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma. Questa nuova edizione appena uscita contiene le indicazioni per la tutela della salute di bambini e ragazzi in vacanza.
In estate bambini e ragazzi trascorrono molto tempo all’aria aperta, a giocare con i loro amici, al parco oppure al mare, al lago o nelle località di montagna. Il Coronavirus, tuttavia, è ancora in circolazione e, come segnalano le cronache, diversi focolai di infezione, seppure circoscritti, sono in atto nel nostro Paese. L’osservanza delle norme di igiene per la prevenzione dei contagi è stata fondamentale insieme al lockdown per contenere l’epidemia di Covid-19. Ora che la fase più grave dell’emergenza passata, è bene non abbassare la guardia. Vale anche per i bambini e i ragazzi, che anche nelle loro attività di gioco e sport devono continuare a seguire le regole base di prevenzione, raccomandano gli esperti del Bambino Gesù:
La socialità è fondamentale per i bambini. Dall’età di 3 anni, i bambini imparano a collaborare con i loro compagni attraverso il gioco, a gestire i conflitti, a conoscere se stessi e le basi della convivenza. I lunghi mesi di isolamento a causa del lockdown sono stati molto duri, per loro e anche per gli adolescenti. La mancanza di relazioni sociali è stata una sofferenza, inutile negarlo. L’isolamento e l’impossibilità di frequentare i coetanei hanno sviluppato in bambini e ragazzi comportamenti aggressivi e anche una maggiore dipendenza dai dispositivi elettronici, in particolare smartphone e videogiochi. Per questo è giusto e importante ora, in estate, recuperare i rapporti con gli amici.
Gli psicologi del Bambino Gesù raccomandano ai genitori di consentire ai figli, bambini e adolescenti, di incontrare di nuovo i loro amici, in particolare all’aperto, dove il rischio di contagio è minore. I figli, poi, vanno aiutati nella ripresa di una vita quasi normale, ascoltando le loro opinioni, i dubbi e i timori, rispondendo alle loro domande, consigliandoli e confrontandosi con loro su come comportarsi e soprattutto dando il buon esempio.
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Le regole da seguire per prevenire i contagi da Coronavirus rimangono le stesse anche in estate. Infatti, sebbene il virus abbia minori possibilità di trasmettersi con le temperature più elevate, i rischi di contagio non sono spariti. Stare vicini a un’altra persona, a meno di un metro, per 15 minuti comporta il rischio di contagio se una delle due ha il Coronavirus, magari senza saperlo perché asintomatica. Pertanto, anche nei luoghi di vacanza all’aperto è bene mantenere la distanza dalle altre persone e dove non è possibile indossare la mascherina.
La distanza minima dalle altre persone, ribadiscono gli esperti del Bambino Gesù, deve essere di almeno un metro, meglio di due metri. I bambini vanno educati a rispettarla, insegnando loro a rispettare gli spazi altrui, anche durante il gioco. La distanza va rispettata sempre, sia nei luoghi chiusi che all’aperto, anche quando si fa il bagno al mare. L’acqua del mare, infatti, non disinfetta.
La mascherina chirurgica negli ambienti al chiuso o in quelli all’aperto ma affollati va indossata a partire dai 6 anni in su, secondo le indicazioni del Ministero della Salute. Secondo gli esperti del Bambino Gesù può essere indossata anche dai 2 anni di età. Il presidente dei pediatri italiani Alberto Villani l’ha raccomandata dai 3 anni di età. La mascherina è indossata in modo corretto quando copre interamente naso e bocca. Generalmente, va indossata quando non è possibile rispettare le distanze di sicurezza, mentre durante le attività di gioco i bambini la devono portare quando non possono mantenere una distanza di almeno 2 metri.
Il frequente lavaggio delle mani, quando si è fuori casa e a contatto con gli altri, è fondamentale per ridurre i rischi di contagio. Pertanto è un’attività che va ripetuta spesso, usando acqua e sapone o un disinfettante a base di alcol. Gli esperti del Bambino Gesù raccomandano che bambini si lavino subito le mani quando toccano superfici già toccate da altre persone, come giochi pubblici, altalene, scivoli ecc. Il virus non sopravvive a lungo sulle superfici, soprattutto all’aperto, ma il rischio di contagio comunque c’è, quindi è preferibile seguire questa precauzione. Il rischio comunque si corre quando ci si tocca gli occhi, il naso e la bocca senza essersi lavati le mani, dopo aver toccato oggetti contaminati. È comunque una buona norma di igiene generale quella di lavarsi spesso le mani.
Nel caso in cui i bambini o ragazzi dovessero manifestare i sintomi tipici del Covid-19 o molto simili, devono restare in casa ed evitare il contatto con le altre persone. Quindi i genitori devono chiamare il medico per farli visitare e verificare se siano stati contagiati da virus o abbiano altri disturbi.
I sintomi sospetti di Covid-19 sono:
Inoltre, bisogna ricordarsi di tossire e starnutire nell’incavo del gomito o in un fazzoletto usa e getta da buttare subito in un contenitore con un coperchio.
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In estate sono altamente consigliate tutte le attività e gli sport all’aria aperta. Dalle camminate alla corsa, dalla bicicletta agli esercizi aerobici, incluso il nuoto, gli esperti dell’Ospedale Bambino Gesù consigliano le attività motorie all’aperto per bambini e ragazzi, sempre mantenendo la distanza dagli altri. A maggio ragione dopo i mesi di inattività chiusi in casa. In particolare, nella guida “A Scuola di Salute” sono consigliati nuoto e passeggiate, i tipici sport dell’estate, da fare al mare e in montagna. In particolare, per le passeggiate in montagna è bene organizzarsi riguardo al percorso, al tempo e all’attrezzatura da portare.
Infine, ai bambini è consigliato prendere il sole, grazie alla vitamina D prodotta dall’esposizione ai raggi ultravioletti, ma è raccomandato, come d’abitudine, evitare le ore più calde e in cui il sole è più forte, come quelle centrali della giornata e soprattutto usare una buona crema solare con filtri UVA e UVB. Soprattutto per i bambini più piccoli va usata una protezione molto elevata.
Per le vacanze estive vi ricordiamo anche le migliori spiagge italiane segnalate dai pediatri e premiate con le Bandiere Verdi.
Per ulteriori informazioni vi invitiamo a visitare la pagina del Bambino Gesù che ne parla: A scuola di salute.
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Che ne pensate unimamme, applicherete queste regole?
Informazioni aggiornate sulla diffusione dei casi di Covid-19 in Italia le trovate sul sito web del Ministero della Salute.
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