La gravidanza è anche del papà. La scienza lo dimostra: i cambiamenti che affrontano gli uomini durante la gestazione della donna.
La gravidanza negli ultimi decenni è diventata “di coppia”: sempre più spesso infatti gli uomini vengono coinvolti nelle scelte, accompagnano la mamma ai corsi preparto o alle varie visite durante la gestazione. E’ giusto quindi che si tenga conto anche delle loro esigenze e del risvolto psicologico che ha la gravidanza su di loro.
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La gravidanza è anche del papà, la scienza ce lo spiega
Gli uomini hanno reazioni diverse quando gli viene annunciato che diventeranno papà. Alcuni di loro si chiudono a guscio, altri partecipano attivamente alla gravidanza, altri pensano all’aspetto economico. Sicuramente è importante per la coppia mantenere un dialogo attivo, confidarsi e parlare delle proprie emozioni e gestirle assieme.
Alcuni studi hanno dimostrato che durante la gravidanza nell’uomo avvengono dei veri e propri cambiamenti ormonali, dunque il loro comportamento può essere riconducibile a cambiamenti biologici tanto quanto quello delle donne in dolce attesa. L’uomo pare che sviluppi maggiormente ormoni che abbassano la sua virilità e che lo rendono più emotivo.
Anche l’aspetto psicologico non va sottovalutato. Molti uomini sembrano chiudersi durante la gravidanza della propria compagna e fare finta di niente. In realtà nella loro mente iniziano a manifestarsi molti dubbi, domande e incertezze. Innanzitutto va detto che, mentre la donna vive il legame biologico con il proprio bambino e affronta insieme a lui i cambiamenti del proprio corpo, l’uomo può soltanto immaginare come sarà il suo piccolo e cosa significherà per lui il suo arrivo. L’idea della paternità li porta innanzitutto a rapportarsi con il ruolo genitoriale e con l’esempio vissuto, che però si rifà ad un’epoca in cui la paternità non veniva vissuta intensamente come oggi. Poi iniziano a chiedersi se saranno all’altezza del compito e se saranno in grado di provvedere al benessere della propria famiglia: ecco perché molti di loro si buttano a capofitto nel lavoro e nella carriera, lasciando le loro compagne nella convinzione di essere sole ad affrontare tutto.
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Alcuni uomini manifestano poi la reazione opposta: la sindrome di couvade, come viene definita in diversi studi scientifici e medici, in pratica consiste nella somatizzazione dei sintomi della gravidanza che porta il papà a provare molti dei sintomi che prova la mamma durante la gestazione, addirittura in alcuni casi le contrazioni.
La gravidanza quindi può essere un momento difficile per la coppia, per i cambiamenti fisici, ormonali e psicologici che si affrontano. Dunque di fondamentale importanza è il dialogo e la condivisione, cercando di trovare un punto di incontro per il benessere in primis di mamma e figlio. La donna può aiutare il suo compagno rendendolo partecipe di questa esperienza unica, dandogli dei compiti specifici e cercando di arginare quel senso di solitudine e abbandono che spesso accompagna i papà in questa esperienza, anche per l’attenzione giustamente data alla mamma e al bambino.
Sicuramente con la nascita del bambino mamma e papà provano emozioni indescrivibili. L’importante è che la coppia ne esca unita e sia capace di creare un legame nuovo, per vivere con serenità e gioia questo momento.
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E voi Unimamme? Come avete vissuto con i vostri compagni la gravidanza?