Molte donne con la gravidanza che avanza cominciano ad avere paura del parto. Ma come si può superare e rimanere più tranquille possibile?
Per riuscire a sopravvivere a quel fatidico giorno è necessario prendere nota di una verità importantissima: non esiste un “modo” giusto o sbagliato di partorire. Avere paura del parto è un sentimeno comune a tantissime donne incinte, ma ci sono vari metodi per riuscire a superare questa emozione. Innanzitutto è necessario prendere atto di queste paure e comunicarle al proprio ginecologo, in secondo luogo frequentare un corso preparto può alleviare e sciogliere alcuni dubbi relativi all’esperienza e infine è importante scegliere un ospedale che ci faccia sentire a nostro agio e soprattutto al sicuro sia per noi sia per il nostro bambino.
La paura, però, di partorire non è immediata. Questa si fa più forte quando il travaglio comincia ad avvicinarsi e nella mente di tante mamme incinte iniziano a susseguirsi una serie di domande importanti. È un climax ascendente che raggiunge il suo culmine nel terzo trimestre.
Infatti i primi sei mesi della gravidanza si vivono con serenità, godendosi ogni momento che viene: la pancia che cresce, le visite, la scoperta del sesso del bimbo/a, i primi calci.
Nel terzo trimestre le ansie cominciano a sopraggiungere sia perché il giorno del parto si avvicina sia perché mille domande e pensieri cominciano ad attanagliarsi nella mente della mamma sia su come sarà il parto e sia quanto dolore si prova. E ciò è normalissimo, si parla infatti di tocofobia ovvero paura del parto. Paure che in caso di primo parto sono legate al fatto che non si sa bene a che cosa si va incontro, mentre in caso di parti successivi al primo si ha magari un ricordo di esperienze dolorose.
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Come si legge su Wikipedia la tocofobia è un disturbo dell’ansia, legato al parto:
“La tocofobia è un tipo di fobia che coincide con la paura del parto. È caratteristica delle nullipare ma può colpire anche una donna nei parti successivi al primo. Si fa una distinzione fra:
Dunque la tocofobia si manifesta in modo diverso tra le donne incinte:
Per alleviare questi disturbi è necessario ricorrere a una serie di tecniche che possono aiutare le quasi mamme.
Innanzitutto è necessario non focalizzarsi solo su quel momento, evitando di pensare che durante il travaglio qualcosa possa andare storto e soprattutto che il bambino possa farsi male. Anzi, il nostro corpo è sempre stato pronto ad affrontare una sfida di questo tipo e arrivarci con un po’ di serenità può aiutare il parto, che dolori a parte, è una grande esperienza per tutte le donne.
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Certo durante questi mesi così concitati, in cui il pensiero di ogni mamma è volto più al bambino che verrà rispetto che a se stessa, è fondamentale prendersi una pausa e iniziare a pensare in modo sereno alle varie fasi che l’aspettano, tra cui anche quella del travaglio. L’importante è non chiudersi a guscio e, nel caso, porre al ginecologo tutti i quesiti che interessano.
E se tra queste domande ce n’è qualcuna relativa ai dolori del parto, non fatevi scrupoli e chiedete pure! Quel “Sarà doloroso?” è uno dei quesiti più ricorrenti che le donne in procinto di partorire rivolgono ai loro medici. Purtroppo, come è noto, travagli indolore, a meno che non si faccia un parto cesareo, non esistono. Anche ricorrendo all’epidurale, qualche dolorino si percepisce. Dunque cercate di non pensare alle esperienze di amiche e parenti e concentratevi su voi stesse e sul bimbo che sta per arrivare. Per ogni donna il parto rappresenta un’esperienza differente ed unica nel suo genere!
Riempite la vostra testa di pensieri positivi e circondatevi degli affetti più cari che infondono un pò di coraggio. Del resto, tutte quelle paure, quelle ansie e timori svaniranno nel momento in cui per la prima volta prenderete in braccio il vostro piccolo appena nato.
Se poi tutto ciò non dovesse bastare, il consiglio è rivolgersi ad uno esperto. Se la paura è tanta e ingestibile, due i possibili approcci consigliati:
Importante è pensare che non tutto è programmabile, che gli imprevisti esistono e che l’idea che tutto sia controllabile non è realistica. Accettiamo l’idea invece che la vita è fatta di imprevisti, non per forza negativi.
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E voi Unimamme avete avuto queste paure?
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