La legge prevede che la dipendente in gravidanza possa astenersi dal lavoro per Maternità anticipata
La legge riconosce alla dipendente la possibilità di anticipare la sua astensione dal lavoro rispetto ai termini ordinari della astensione per maternità obbligatoria: in caso di lavoro o gravidanza a rischio. A disporre tale interdizione anticipata per maternità è la Asl (Gravidanza a rischio) o l’ispettorato territoriale del lavoro (Lavoro a rischio) se esistono particolari condizioni riguardo l’ambiente di lavoro, l’attività svolta o la salute della gestante.
Per ottenere la maternità ordinaria bisogna
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Il congedo di maternità può essere anticipato sì ci sono:
Nel caso la maternità anticipata per lavoro a rischio il provvedimento può essere disposto dall’ASL o dall’ispettorato territoriale del lavoro. È l’Asl a decretare l’astensione. Quando le condizioni di lavoro dell’ambiente sono pregiudizievoli per la salute della lavoratrice l’organo competente è l’Ispettorato territoriale del lavoro(ITL).
L’azienda non può disporre l’interdizione dal lavoro della sua dipendente senza il provvedimento da parte dell’Asl o dell’ispettorato territoriale del lavoro (ITL)
La maternità anticipata in questi casi può essere richiesta dalla lavoratrice, dall’azienda o direttamente dall’ITL.
Una volta acquisita la domanda l’istituto e del lavoro farà le sue verifiche e delegare l’Asl per gli accertamenti sanitari
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Maternità anticipata per gravidanza rischio. In questi casi la lavoratrice deve
Da quando decorre la maternità anticipata:
Quanto spetta e chi paga al dipendente spetta un’indennità a copertura dei periodi di assenza. Tale indennità è a carico dell’Inps. Il datore di lavoro anticipa questa indennità in busta paga per poi recuperarla sui contributi da versare all’Inps nel modello F 24. Ci sono casi in cui l’Inps eroga questa indennità direttamente.
Per quanto riguarda l’importo: l’indennità è pari all’80% della retribuzione media globale giornaliera (o RMG, con riferimento alla retribuzione immediatamente precedente il congedo) moltiplicata per il numero delle giornate indennizzabili comprese nel periodo di assenza.
L’indennità copre tutti i giorni dell’anno tranne:
Il datore di lavoro deve corrispondere la retribuzione:
I CCNL Possono prevedere l’obbligo per l’azienda di integrare la somma erogata dall’Inps fino a raggiungere il 100% della retribuzione.
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