Credi di essere incinta? Ecco come capirlo, quali sono i sintomi e soprattutto le mosse da compiere per avere la certezza.
Uno dei grandi incubi di tutte le ragazze in giovane età è quello di rimanere incinte. Tutti i metodi sono buoni per evitare che questa cosa accada e nel momento in cui il ciclo tarda ad arrivare, il panico e l’ansia si impossessano della persona.
Ad un certo punto però in gran parte delle donne, dopo aver trovato l’uomo che credono sia il compagno della loro vita, si sviluppano vari pensieri su come ampliare la famiglia. E così la coppia si lancia nell’impresa di concepire un bambino.
In alcune coppie il lieto evento arriva immediatamente, altre ci mettono un pò di più e altre ancora non ci riescono. Ma, al giorno d’oggi, esistono tanti metodi sfruttabili per allargare la famiglia.
Quando si attraversa quella fase di voler avere un bambino, la donna interpreta ogni segnale che le manda il proprio corpo come un sintomo dell’immediata gravidanza. Ma come si può capire realmente quando si è incinte? Ci sono dei sintomi da prendere in considerazione più di altri?
Ovviamente il primo fra tutti è la mancanza di ciclo, ma questa spesso non può essere veritiera, perché ci sono molte donne che hanno un ciclo irregolare o altre che attraversano dei periodi di amenorrea – assenza spontanea del ciclo.
A questo si possono aggiungere altri segnali come:
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Ovviamente questi sintomi non danno la certezza automatica di essere incinta, proprio per questo è necessario ricorrere a un test di gravidanza e soprattutto al proprio ginecologo, in modo tale da avere un quadro più completo nel caso si dovessero presentare questi malesseri.
Di certo tra tutti questi sintomi, il ritardo del ciclo è quello che ha un impatto maggiore, ma solo dopo aver effettuato un test delle urine o un test del sangue si può comprendere o meno di essere incinte. Questi test possono essere effettuati fin dai primi giorni di mancanza del ciclo e addirittura quelli sanguigni anche qualche giorno prima delle mestruazioni. I test rivelano l’HGC che è l’ormone emesso dall’embrione quando inizia a svilupparsi nell’utero.
Anche le nausee possono essere uno dei primi sintomi e soprattutto si sviluppano nel primo mese per concludersi nel terzo. Queste sono dovute sia all’ormone precedentemente citato sia al fatto che le fibre muscolari si indeboliscono. Se le nausee dovessero continuare anche dopo il terzo mese si può parlare di iperemesi gravidica ed è necessario rivolgersi al proprio ginecologo, in modo tale da seguire una cura.
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Ma cosa succede se il test di gravidanza è positivo? Innazitutto bisogna compiere alcuni esami fondamentali, come:
Una volta che si ha la certezza di aspettare un bimbo è necessario tenere a mente delle piccole precauzioni che possono essere d’aiuto non solo per voi, ma anche per il bimbo che verrà.
Ad esempio durante i primi due mesi di gravidanza, gli organi del bambino iniziano a formarsi, così è importante evitare esami radiologi, praticare sport violenti, stare lontane da prodotti chimici o tossici, non fumare e non bere, non mangiare alimenti crudi ed evitare di viaggiare per destinazioni rischiose.
Questi sono piccoli accorgimenti che, se presi alla lettera, possono essere di fondamentale importanza per la salute del vostro bambino soprattutto in queste fasi in cui il feto si sta sviluppando ed è importante tenerlo al più sicuro possibile.
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E voi Unimamme cosa ne pensate?
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