Lo svezzamento non è una fase semplice per i bambini: alcuni consigli su come impostare un buon rapporto con il cucciolo
Lo svezzamento non è sempre un periodo facile per il bambino, prima si alimentava solo con il latte, decidendo lui quando e quanto prenderne. Con lo svezzamento il bambino viene invece imboccato dalla mamma ed inizia ad esprimere le sue preferenze scoprendo da subito che i suoi atteggiamenti suscitano nei genitori delle reazioni: la delusione o l’ansia quando non mangia, l’irritazione quando sputa la pappa o la sparge in giro per casa con il cucchiaino e la soddisfazione quando invece mangia di gusto. Ecco alcuni consigli su come impostare un buon rapporto con il piccolo.
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In questa fase di crescita del bimbo sarebbe ideale avere un atteggiamento sereno nei confronti di questo momento e non trasformare il momento della pappa, in un momento di tensione. Spesso i genitori sono più preoccupati a ad averla vinta con il piccolo che a comprendere i suoi atteggiamenti.. È importante imparare a condurre il gioco e non lasciarci trasportare da queste emozioni spesso di frustrazione.
Inizio svezzamento: consigli su come impostare un buon rapporto con il piccolo
- ricordarsi che è un momento di scoperta per il vostro bambino che deve imparare a inghiottire in modo diverso quindi non esageriamo con il cibo in bocca ma poggiamo soltanto il cucchiaino sulle labbra affinché lui possa succhiare.
- se mostra una certo apprezzamento per una cibo in particolare si può cucinarlo più volte di seguito, magari modificando leggermente la preparazione (una volta mettendo più parmigiano, un’altra volta mettendo più riso, ecc)
- non imponetegli dei cibi che non gli piacciono, ricordatevi che per lui è la prima volta che mangia cibo solidi. Possono esserci svariati motivi che portano il bambino ad un rifiuto:
- il sapore del cibo
- la consistenza
- l’orario sbagliato
- un ingrediente al quale è intollerante
- se vuole giocare con la Pappa lasciateglielo fare in realtà è un buon segno indica indipendenza e significa che vuole iniziare a fare da solo e decidere da solo i suoi tempi e la quantità
- è normale che il bambino sputi rigurgiti e abbia dei riflussi visto che il suo apparato digerente è ancora immaturo, per evitarlo assicuratevi che sia ben dritto mentre mangia, allentate un po’ il pannolino in modo che non abbia troppa pressione sul pancino. Di solito il reflusso scompare entro tra il 12esimo e il 14esimo
- evitate di manifestare delle emozioni forti legate al loro comportamento: il bimbo non deve mangiare per far felice i genitori. Inoltre se il bambino se ne dovesse accorgere userà il cibo come arma di ricatto.
- a volte il momento scelto per il pasto del bambino può non essere quello giusto: può essere stanco, avere sonno o non sentirsi bene. Quindi se il bambino si rifiuta di mangiare meglio avere un confronto con il pediatra.
- È importante inserire nella dieta un alimento nuovo alla volta e fare attenzione ad alcuni sintomi che possono indicare delle allergie o delle intolleranze alimentari. In quel caso bisogna escludere l’alimento a rischio dalla dieta del bambino. I sintomi sono:
- l’eruzione cutanea
- la diarrea
- il vomito
- il male improvviso al pancino
- Il modo di cucinare ai bimbi piccoli deve essere differente da quello degli adulti, il cibo degli adulti è inadatto ai bambini piccolisia per come viene condito che cucinato
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All’inizio svezzare non è affatto semplice quindi non bisogna scoraggiarsi bisogna armarsi di tanta, tanta pazienza e se il bambino non vuole mangiare non bisogna insistere troppo ma gli si può ripresentare il cibo in un altro momento. Non aggiungete mai miele e zucchero per invogliare il piccolo a mangiare.
È sbagliato mettere la minestrina nei biberon per facilitare le cose a voi e al piccolo, lo svezzamento deve essere un’occasione per imparare a mangiare in modo differente, a masticare piano piano prendendosi tutto il tempo di cui ha bisogno.
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