Una donna di 26 anni venne abbandonata dai genitori in circostanze molto particolari, ora vorrebbe ritrovarli.
Emilie Mandom è una giovane francese che, durante il periodo di chiusura a seguito della pandemia da coronavirus, ha deciso di condividere la sua storia, cercando aiuto.
Unimamme, oggi condividiamo con voi la singolare vicenda di una 26enne francese in cerca della sua famiglia. Emilie lavora in una catena di alberghi di lussso di Aix En Provence, che ora ha deciso di scoprire le sue origini e per farlo ha pensato di lanciare un appello risalente a 4 mesi fa via social, su Facebook, nella speranza che qualcuno la aiuti.
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Nel 1994 Emilie venne trovata da un’impiegato dell’autonoleggio dello scalo parigino di Orly, vicino a una cabina telefonica, sola in mezzo ai vari turisti che passavano. Soccorsa dalla donna venne visitata da un medico che la trovò in buono stato di salute e stabilì che aveva 9 mesi.
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Emilie è il nome che le è stato assegnato dai poliziotti dell’aeroporto. Mandom invece è il cognome della coppia che l’ha poi adottata: Monique e Philippe.
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Durante il periodo di chiusura Emilie ha deciso di fare una cosa che non aveva mai fatto prima: ha scritto un lungo messaggio su Facebook, poi diventato virale con più di 14 mila Like e oltre 150 mila condivisioni per cercare le sue origini.
“Ho bisogno del vostro aiuto nella mia ricerca, per favore aiutatemi a condividere il mio messaggio. Sono stata abbandonata all’aeroporto di Orly, vicino a Parigi, il 17 settembre del 1994. Non ho dettagli sulla mia “vera” identità”, sulle mie origini, la mia nascita, le persone che mi hanno lasciato e perché. Voglio costruirmi con delle risposte perché il mistero mi affascina, ma risuona anche nell’abisso della mia infinita immaginazione”. Successivamente Emilie ha precisato, in un’affermazione riportata su Tgcom 24: “Non cerco l’amore, non cerco soldi o un’altra famiglia. Ho solo bisogno di capire che cosa è accaduto. Fin da piccola, e nonostante l’amore dei miei, ho sempre sentito un vuoto. Avevo 12 o 13 anni quando una delle mie cugine ebbe un bambino. Con mamma andammo nel reparto di maternità, ma io non riuscii a entrare. Capii per la prima volta quel pezzo che mi mancava. Come sono nata?”. Questa storia ci ricorda ci ricorda quella di una bambina che si era persa su un treno e che ha riabbracciato i genitori dopo 20 anni.
Ora molti media, anche internazionali, hanno preso a cuore la sua vicenda, diffondendola. Noi speriamo vivamente che Emilie possa scoprire qualcosa in più sul suo passato. Insieme al suo messaggio Emilie ha inserito anche 5 foto della sua infanzia, scrivendo che magari qualcuno potrebbe ricordarsi di una bambina di quell’età scomparsa improvvisamente.
Unimamme, voi le darete una mano? Cosa ne pensate del suo appello? Vi lasciamo con la vicenda di una ragazza scomparsa di 13 anni che ha riabbracciato la mamma.
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