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Un’ alga tossica sta infestando alcune coste del nostro Paese. E’ allarme perchè può essere pericolosa, il parere di un pediatra.
E’ iniziato agosto da qualche giorno e chi ancora non ha fatto il suo primo bagno probabilmente lo farà in questi giorni. Con l’emergenza sanitaria è cambiato anche il modo di andare al mare ed i vari gestori degli stabilimenti balneari hanno messo in atto le precauzioni per prevenire il contagio.
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C’è però un pericolo che arriva dal mare, si tratta di un alga tossica che è stata trovata nelle acque delle coste pugliesi. I dati raccolti dall’Arpa Puglia nei primi quindici giorni di luglio preoccupano.
L’acqua del mare delle spiagge più frequentate della Puglia, che vanno da Bari fino a Brindisi è oggetto di un controllo da parte dell’Arpa Puglia per la presenza di alti livelli di un’alga tossica che può causare dei problemi ai bagnanti. Le categorie a rischio sono bambini ed anziani.
Di tratta di un’alga microscopica di origine tropicale, “l’Ostreopsis Ovata” che predilige una forte illuminazione ed alte temperature. La microalga produce una sostanza tossica che, in determinate condizioni, può provocare fastidiosi malesseri. Di solito non ci si accorge della presenza dell’alga, ma in caso di vento forte e mareggiate può provocare disagio e fastidio alle persone che sono venute a contatto diretto o indiretto con acque interessate dalla fioritura. L’Ostreopsis diventa nociva solo quando fiorisce.
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Bordeline24 ha parlato con un pediatra per capire bene quali sono i sintomi e come fare evitare il contagio. Si tratta del pediatra barese Antonio Di Mauro che a Samantha Dell’Edera, ha parlato dei vari sintomi che possono avere i bambini se entrano in contatto con l’alga: “I sintomi più frequenti sono la lacrimazione, la tosse e in alcuni casi vera e propria difficoltà respiratoria. In altri casi si registrano anche rialzo febbrile, mal di testa, nausea e vomito”.
Il pediatra consiglia di allontanarsi dalla costa in caso di sintomi, soprattutto per alcuni soggetti: “Nei bambini che soffrono di patologia respiratoria, allergie e asma, è meglio evitare lo stazionamento sul litorale dove ne è stata segnalata la presenza. Gli altri bimbi che invece dovessero avvertire questi sintomi devono semplicemente essere allontanati dalla costa. I sintomi sono spesso autolimitanti. Se dovessero persistere è ovviamente importante consultare il pediatra”.
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Siccome i sintomi sono molto simili a quelli del covid bisogna prima chiamare il pediatra per discutere del caso e poi andare in ambulatorio.
L’ARPA Puglia tiene sotto controllo il fenomeno con un monitoraggio continuo per evitare danni seri. In questi giorni la Guardia Costiera è intervenuta per invitare alcuni bagnanti ad uscire dall’acqua.
Voi unimamme eravate a conoscenza di quest’alga?
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