Sonno e bambini che dilemma! Tanti sono i genitori disperati perché il bimbo non riesce a dormire, ma ecco il metodo giapponese per la nanna perfetta.
Quando arriva un bimbo in casa, una delle prime cose che dei neogenitori non riescono più a fare è quella di dormire sette/otto ore consecutive. Cosa che è provata scientificamente e di cui vi avevamo già parlato all’interno di un nostro articolo, infatti pare che dopo la nascita del piccolo la coppia trascorra circa 50 notti in bianco nel corso dell’anno.
Ma non disperate! Ci sono diversi metodi da utilizzare che possono essere efficaci e che inducono il bimbo a dormire serenamente, ma bisogna tenere in considerazione alcune cose.
Innanzitutto pare che non sempre il bimbo non dorma per le stesse cause, anzi i disturbi del sonno sono molteplici e in base a questi esistono diversi rimedi da tenere in considerazione.
Ultimamente però si sta diffondendo anche in Italia un metodo inventato da una donna giapponese che lo ha testato sulla sua pelle.
Stiamo parlando di Etsuko Shimizu, fisioterapista e specialista nell’assistenza all’infanzia, che ha scritto un libro Sogni d’oro per bambini e mamme in cui affronta il difficile momento del sonno, fornendo qualche consiglio a tutte le mamme e i papà che non riescono a far dormire i propri figli.
Etsuko, dopo aver dato alla luce la sua bambina, si è trovata nella stessa situazione di tanti genitori: quella di non chiudere occhio durante la notte a causa dei pianti disperati della piccola. Così, invece di arrendersi, Shimizu ha perseverato nel cercare una soluzione non solo per fare stare più serena e riposata lei stessa, ma anche la bambina.
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Il libro sta ottenendo un notevole successo e, come si poteva immaginare, sono tante le mamme e i papà che stanno mettendo in pratica i consigli della fisioterapista.
A quanto pare, in base agli studi che la donna ha portato avanti, i disturbi del sonno di tutti i bambini sono dovuti, per la maggior parte, a una questione biologica più che a dei veri e propri malesseri.
Infatti secondo l’esperta sono due le cause principali che portano il bambino a non dormire e sono: l’orologio biologico e l’orario della nanna.
Quindi pare che un primo passo da compiere per avere un risultato efficace è quello di andare a dormire presto in modo tale da svegliarsi presto. Questo ovviamente non avrà solo dei benefici nel bambino, ma anche nei genitori.
Ma vediamo quali sono i passaggi da tenere in considerazione per una nanna a prova di bambino:
1) Dare il giusto peso al pianto del bambino. A differenza degli adulti, i piccoli se hanno un sonno agitato invece di parlare piangono ma ciò non è detto che abbiano bisogno di voi. Quindi il consiglio è di osservarlo per qualche minuto per capire se davvero vi sta chiamando.
2) Come già scritto in precedenza è importante mettere a letto presto il bimbo. Se il momento della nanna tarda ad arrivare questo può rendere il piccolo nervoso e una volta addormentato il suo sonno sarà molto più leggero e facile da rompere.
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3) Fin dai primi mesi è importante fornire un orologio biologico al bambino in modo tale che lo prenda in riferimento fin da subito. Dunque bisogna provare a mantenere i ritmi giornalieri sempre uguali così che il suo sonno si riesca a sincronizzare con il ciclo giorno/notte degli adulti.
4) Cambiare i rituali della buonanotte. È vero che le abitudini sono importanti, ma nel momento in cui si fa addormentare il bambino è giusto testare diversi metodi per vedere quale sia il più indicato a lui.
5) Per i piccoli che si attaccano al seno. Se il bambino si addormenta solo dopo esser stato attaccato al vostro seno, cercate di sostituire questo con qualcos’altro come una salvietta morbida o un animaletto.
6) Per i bimbi più “grandicelli”. Quando i piccoli iniziano a crescere, prima di metterli a letto fategli fare il “giro della buonanotte”, cioè salutate insieme a loro tutti i pupazzi, giocattoli e peluche in modo tale che i piccoli si sentano più rilassati e prendano sonno più facilmente.
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E voi Unimamme avete testato questo metodo?
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