Una mamma con un figlio malato e fragile ha dovuto affrontare una spiacevole situazione.
Unimamme, purtroppo quest’estate dobbiamo fronteggiare un nuovo problema sociale: le persone che non credono all’esistenza della Covid – 19, si fanno beffe dei divieti e, con molta arroganza, anche di chi rispetta le regole.
La storia che vi raccontiamo oggi si è svolta a Massa dove una mamma si trovava in vacanza, insieme al figlio 13enne, molto fragile perché sei mesi fa ha subito un trapianto alla trachea, al Gaslini.
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La mamma e suo figlio sono a Massa dal 18 giugno scorso, perché il ragazzino, reduce da un trapianto, necessita di aria di mare, di camminate, ginnastica, lunghi bagni per riprendersi. Il prossimo 17 agosto dovrà tornare in ospedale, a Genova, per dei controlli e, forse, un nuovo intervento.
“Ha paura di essere toccato, ha paura di ammalarsi di coronavirus, perché per lui sarebbe letale; vorrebbe tornare a scuola, rivedere i suoi amici e compagni, dopo quattro mesi di isolamento solo io e lui. Da soli e sempre soli. Ha imparato che deve stare lontano dalle altre persone; sa che per adesso nessuno lo può avvicinare” ha spiegato la donna a Il Tirreno.
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Sabato 1 agosto mamma e figlio si trovavano al mare presso una spiaggia libera, sotto l’ombrellone, quando due turiste hanno steso il loro telo un po’ troppo vicino al ragazzino e la madre gliel’ha fatto notare, spiegando anche perché era meglio evitare. “Mi sono permessa di chiedere alle due signore di rispettare il metro di distanza previsto dai decreti, specificando che non era un capriccio, ma una necessità, perché il bambino, fresco di trapianto e immunodepresso, non poteva stare a contatto con nessuno”.
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La risposta delle due turiste ha lasciato la mamma allibita: “se è ammalato se lo tenga chiuso in casa, oppure si sposti lei”. A quel punto la mamma ha confessato di aver perso la calma. La donna ha dovuto persino indossare la mascherina perché le turiste si sono avvicinate minacciosamente, aggredendola verbalmente e simulando persino di toccare il figlio che era rimasto impietrito sulla sdraio.
Le turiste hanno anche urlato che la Covid non esiste. Numerosi bagnanti hanno difeso la donna, ma mamma e figlio sono stati comunque costretti ad abbandonare il lido e negli ultimi giorni hanno preferito rimanere nel residence. Purtroppo, contrariamente anche alle credenze polari, la Covid – 19 è pericoloso anche per i bambini, tanto che in Belgio ha determinato la morte di una piccola di 3 anni.
Unimamme, voi cosa ne pensate di questa vicenda? Le due turiste si sono comportate in modo incivile secondo voi? Questa vicenda ci ricorda anche che ci sono anche persone che credono alle bufale sui vaccini.
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