Emergenza Coronavirus, chiudono diverse scuole in Germania a seguito di nuovi contagi.
Se l’apertura delle scuole in Italia non è facile, a causa dell’emergenza dei contagi del nuovo Coronavirus, in rialzo da inizio agosto, anche negli altri Paesi europei i problemi non mancano. A poche settimane dalla riapertura delle scuole, dopo le vacanze estive, in alcuni Land della Germania, diversi istituti hanno dovuto richiudere tutto, a causa di nuovi contagi. Uno scenario da incubo che rischia di ripersi anche in Italia, dove le scuole riapriranno il 1° settembre, mentre le lezioni del nuovo anno scolastico cominceranno il 14 settembre. Ci sarà anche l’interruzione delle elezioni del 20-21 settembre.
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Cosa aspettarsi dunque in Italia, osservano quello che accade nel resto d’Europa?
In Germania diverse scuole riaprono ai primi di agosto, mentre in Italia fa ancora molto caldo e si è nel cuore della vacanze. La riapertura è scaglionata, e seconda della regione. La Germania, infatti, è una repubblica federale e ogni Land decide in autonomia sull’apertura delle scuole. C’è chi torna dalle vacanze prima e chi dopo. Solitamente sono i Land del nord del Paese i primi a riaprire i battenti. Come quello di Berlino.
La riapertura delle scuole, tuttavia, è coincisa con una ripresa dei contagi da Coronavirus Sars-CoV-2 in tutta Europa. La Germania, al contrario dell’Italia, è proprio uno di quei Paesi europei, come Francia e Spagna, in cui i casi giornalieri sono tornati a salire in modo preoccupante, sopra i mille al giorno. Una situazione che si è creata a seguito del rilassamento di tanti cittadini nell’osservanza delle norme di sicurezza, dopo mesi di paura e restrizioni, un comportamento in parte comprensibile ma pericoloso, e soprattutto con la diffusa ripresa dei viaggi all’estero. La scarsa osservanza delle norme di prevenzione sanitaria, il ritorno degli assembramenti, i maggiori spostamenti, ma in alcuni casi anche la scarsa sicurezza nei luoghi di lavoro hanno fatto rialzare in modo deciso la curva epidemica in molti Paesi. L’auspicio, ora, è che si eviti la crescita esponenziale che potrebbe farci ripiombare nella situazione drammatica della scorsa primavera, con l’esplosione dei contagi e la saturazione degli ospedali.
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I nuovi contagi in Germania hanno coinvolto anche le scuole e proprio a Berlino di registra la situazione più preoccupante, con 41 scuole colpite, che sono state chiuse o i cui studenti sono stati posti in quarantena. La situazione comunque è sotto controllo. Le scuole riaperte nella regione della capitale tedesca sono infatti 825, dunque si tratta di un 5% colpito da contagi di Coronavirus. Un numero ancora contenuto, ma che non fa abbassare la guardia alle autorità tedesche, locali e nazionali.
Un altro Land tedesco particolarmente colpito dal Coronavirus è il Nord-Reno Vestfalia, qui, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, sono state chiuse interamente 4 scuole, mentre altre 31 solo in parte. Altre chiusure si segnalano nelle città di Amburgo e Francoforte sul Meno. Secondo il quotidiano milanese sarebbero già un centinaio le scuole chiuse in Germania, a poche settimane dalla riapertura dopo la pausa scolastica, a causa dei nuovi contagi da Covid-19.
Quando si scoprono casi di Coronavirus a scuola, gli istituti devono avvisare le autorità sanitarie e poi stabilire le misure da applicare, che possono variare da caso a caso. A seconda della diffusione dei contagi, invece di chiudere un intero istituto possono essere chiuse anche soltanto alcune classi, mettendo in quarantena alunni e insegnanti. Nelle scuole tedesche gli studenti, gli insegnanti e tutto il personale scolastico hanno l’obbligo di mantenere la distanza di sicurezza di un metro e mezzo e di indossare le mascherine all’interno degli istituti, negli spazi comuni ma non durante le lezioni, eccetto per il Land del Nord-Reno Vestfalia, dove i contagi sono più diffusi.
Al momento le autorità tedesche non sono particolarmente preoccupante per i contagi nelle scuole, che interessano solo una piccola parte degli istituti. Probabilmente l’anno scolastico sarà caratterizzato dallo “stop and go“, tra chiusure e riaperture a seconda dei contagi. Una scelta inevitabile per contenere la diffusione dell’epidemia se si vogliono evitare chiusure totali e generali come quelle della scorsa primavera, che oggi non sono più sostenibili.
Sarà comunque una sfida per tutti, non priva di pericoli, se si tiene conto dei recenti studi sugli elevati rischi di contagio dai bambini asintomatici. Questo vale per le scuole di tutti i Paesi.
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Che ne pensate unimamme di questa situazione?
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