A Barletta una neonata è in attesa di essere adottata, dopo essere stata abbandonata dalla madre.
Da più di un mese dalla nascita aspetta in ospedale una famiglia che la adotti. È la storia di una neonata non riconosciuta dalla madre. La bambina si trova nel reparto di pediatria dell’ospedale di Barletta. È in buone condizioni di salute e coccolata da medici e infermieri.
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Mancano soltanto dei genitori adottivi che la vadano a prendere per portarla in una nuova famiglia. Ecco che cosa è successo.
Le adozioni in Italia sono rese molto difficili dalle complicazioni e dalle lungaggini della burocrazia. È cosa risaputa. Ora, tuttavia, emerge una storia che fa stringere il cuore. Una bambina nata da una donna che ha scelto di restare anonima e non riconoscerla si trova ancora in ospedale a quasi 50 giorni dalla nascita. La piccola non è stata ancora data in adozione né affidata a una nuova famiglia. Il fatto è accaduto all’ospedale Dimiccoli di Barletta.
Nonostante la grande richiesta di adozioni e di famiglie disponibili e pronte ad accogliere un nuovo nato in famiglia, la bimba è ancora in ospedale. La bambina gode di buone condizioni di salute, dunque non c’è motivo della sua permanenza in ospedale. Tuttavia, così piccola, e non avendo altro luogo dove andare, al momento si trova nella pediatria dell’ospedale di Barletta, dove non le mancano cure, attenzione e coccole del personale sanitario.
Questa storia è stata raccontata dalla “Gazzetta del Mezzogiorno” e riportata da Repubblica. Secondo quanto scrivono i due quotidiani, la mamma avrebbe deciso di non riconoscere la figlia a causa delle sue precarie condizioni di vita e del suo stato di salute. In ogni caso, è un diritto riconosciuto dalla legge. Qualunque donna, italiana o straniera, residente in Italia che sia incinta e non se la senta di crescere un figlio, può partorire in anonimato in ospedale, con tutta l’assistenza che viene normalmente garantita alle donne che partoriscono in ospedale e poi lasciare il neonato in sicurezza alle cure dei sanitari.
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Alessandro Delle Donne, direttore generale dell’Asl di Barletta-Andria-Trani, ha riferito alla stampa che la bambina “sta bene ed è continuamente monitorata e controllata nel reparto di Neonatologia e Pediatria”. Il medico ha aggiunto che la piccola sta ricevendo “cure amorevoli” e si augura per lei un futuro più roseo.
Sul destino della piccola si deve pronunciare ora il Tribunale dei Minori, che al momento le ha nominato un tutore. La bambina sarà sicuramente adottata. La delicatezza della sua situazione e l’importanza di trovare genitori adottivi dal profilo più adatto alle esigenze della bambina sono circostanze che possono aver allungato i tempi dell’adozione. Certo è che quasi due mesi in ospedale sono tanti.
In Italia, almeno, è molto difficile che si creino situazioni abominevoli come il mercato dei bambini negli Usa.
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