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Alimentazione dei bambini

Il mio bambino non vuole assaggiare cose nuove | i trucchi per stimolarlo

Published by
roberta papa

“Il mio bambino non vuole assaggiare cose nuove” è una frase pronunciata spesso dai genitori. Vediamo alcuni trucchetti per fargli mangiare cibo sano

immagine da adobestock

Di solito le alternative rifiutate per i bimbi sono frutta e verdura. Vediamo in che modo possiamo stimolarli senza creare tensioni

“Il mio bambino non vuole assaggiare cose nuove”

immagine da adobestock

Oltre a chiedere sempre gli stessi cibi, spesso il bambino non vuole assaggiare cose nuove. Questo atteggiamento viene definito la “neofobia alimentare“, ovvero la paura e il rifiuto ad assaggiare cibi nuovi che non si conoscono. Ne soffrono sia i grandi che i bambini, ma spesso con i bambini si generano tensioni e malumori e, se si insiste troppo, si rischia poi di creare un rifiuto duraturo per quegli alimenti.

LEGGI ANCHE: VIETATO LO ZUCCHERO: LE NUOVE LINEE GUIDA PER L’ALIMENTAZIONE DEI BAMBINI FINO AI 2 ANNI

I bambini manifestano più spesso perché sono abitudinari e la routine, nella vita come a tavola, gli dà sicurezza. Inoltre la neofobia, dal punto di vista psicologico e di rapporti interfamiliari, è spesso una prova di forza che il bambino fa nei confronti del genitore.

Ma che fare se dobbiamo integrare la loro dieta con frutta verdura e altri alimenti importanti per il loro benessere? E se loro invece si ostinano a voler mangiare solo alcuni cibi?

Soprattutto nel periodo estivo, infatti, i bambini dovrebbero assumere molte vitamine e minerali, oltre che un adeguato apporto di fibre e liquidi.

Ci sono dei consigli generali per stimolare il bambino ad assaggiare cose nuove

  • Giocare con la psicologia e con l’aspetto visivo. Invece di fargli trovare l’insalata a pranzo o la frutta a merenda, creare dei piatti con frutta tagliata con forme diverse e disposta nel piatto in modo originale. Oppure creare delle coloratissime vellutate con vari tipi di verdura. Di sicuro saranno più stimolati ad assaggiarli
  • Creare insieme a loro. Dai succhi di frutta agli estratti fatti con l’estrattore, dai ghiaccioli ai minestroni, coinvolgere i bambini nella preparazione, fargli scegliere la frutta o la verdura da inserire nel loro pasto, fargli toccare il cibo intero, giocando con le varie consistenze e forme farà sì che il bambino lo prenda come un gioco

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  • Responsabilizzarlo a tavola. Spiegargli i vari nutrienti, la necessità di introdurli nella dieta e fargli capire perché è importante mangiare, ad esempio, la carote del suo coniglietto preferito, potranno stimolarlo a mangiare più cibo sano
  • Giocare d’anticipo e dare l’esempio. Provate a dargli le verdure a inizio pasto quando hanno più appetito e la frutta quando vi dicono che hanno fame a merenda. Se rifiutano la prima volta, provare ancora nei giorni seguenti, senza mai stressarli per non ottenere il risultato opposto, cioè il rifiuto. Provare anche dandogli un piccolo assaggio di quell’alimento prima di dargliene un altro che gli piace. Ma soprattutto una regola d’oro rimane quella di dare il buon esempio anche con il nostro atteggiamento, sia a tavola che a merenda, magari tenendo a vista frutta e verdura in modo che il bambino sia stimolato.

Ecco quindi una serie di trucchetti per aggirare il problema. In ogni caso i bambini tendono a modificare spesso i loro gusti, quindi non bisogna scoraggiarsi se inizialmente rifiutano qualche alimento. L’importante è che la loro dieta sia il più variegata possibile, anche una merendina o un gelato viene consigliato dai pediatri come alternativa alla frutta o allo yogurt.

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La psicologia è fortemente legata all’alimentazione nei bambini. Quindi rispettare i suoi tempi e i suoi gusti, non forzarlo in modo brutale all’assaggio, convincerlo che è bello variare e assaggiare cose diverse, di sicuro sono un atteggiamento positivo che a lungo andare vi farà ottenere i risultati sperati.

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E voi unimamme cosa ne pensate? Avete avuto a che fare con l’ostinazione dei bambini per alcuni cibi?

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roberta papa

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