Le merendine per i nostri bimbi sono da evitare? Molte mamme se lo chiedono. Ecco alcuni suggerimenti su come sceglierle e a cosa stare attenti
Molti pediatri demonizzano il consumo di merendine e lanciano un allarme sul loro abuso, soprattutto nei primissimi anni di vita. Ma se consumate ogni tanto possono essere uno snack accettabile per la loro dieta
Merendine ok o da evitare? Alcuni suggerimenti per la scelta
Non è più un mistero ormai che le merendine industriali contengano spesso additivi artificiali, zuccheri aggiunti e grassi saturi dannosi per i nostri bimbi.
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Il crescente numero di bambini obesi e con una alimentazione povera di cibi genuini è in continuo aumento. Le merendine vengono scelte dai bambini per il gusto e dalle mamme per la praticità. Ma le merendine per i nostri bimbi sono davvero sempre da evitare ?
La merendina di per sé non ha un grande valore nutritivo, bensì ha degli zuccheri aggiunti e kcal elevate. Questo fa sì che il consumo di merendine non solo non apporti valore nutrizionale alla dieta del nostro bambino, ma rischia anche di produrre un picco di energia dovuta agli zuccheri introdotti e un brusco calo di energia psicofisica dopo poco tempo.
Ma ci sono alcuni tipi di merendina come quelle fatte con il Pan di Spagna e il latte oppure le brioche semplici che possono essere inserite tra gli spuntini di metà mattinata e di metà pomeriggio, sempre senza esagerare.
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Secondo uno studio incrociato riportato su la Repubblica Economia e Finanza, il consumo di merendine non sarebbe di per sé l’unica causa di obesità dei ragazzini, ma influirebbero vita sedentaria e troppe ore passate davanti alla tv. Lo studio in particolare ha analizzato gruppi di bambini del Nord e del Sud Italia e si è visto che il problema dell’obesità era più incidente al Sud nonostante il consumo di merendine fosse ridotto, proprio per lo stile di vita più sedentario.
Pare che il segreto consista nel variare sempre l’alimentazione dei nostri bambini. Le merendine per i nostri bimbi allora non sono sempre da evitare, ma possono essere introdotte nell’alimentazione un paio di volte a settimana, alternata a merende più sane come frutta o yogurt, snack salati sempre a ridotto contenuto calorico.
Il problema è abituare i bambini a sapori diversi e a snack più sani. L’abitudine alle merendine potrebbe avere compromesso il loro senso del gusto.
Per i bambini più piccoli è più facile perché le loro abitudini alimentari cambiano in fretta, quelli più grandi potrebbero essere più reticenti a smettere di consumare le merendine da loro tanto amate.
In casi più estremi ovviamente bisogna ricorrere ad un esperto di nutrizione infantile, ma in linea di massima si può iniziare con il variare gli spuntini e concedergli la merendina solo in alcuni giorni della settimana, magari se fanno attività fisica si potrebbe dare in quei giorni in cui consumano più energie.
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Bisogna poi stare sempre attenti alle etichette, preferire i prodotti con meno ingredienti possibili, soprattutto pochi zuccheri e conservanti e farine integrali.
E voi unimamme cosa ne pensate?
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