Pianto dei bambini: ecco i motivi per cui i piccoli piangono di notte. A scoprirlo è stata una ricerca americana condotta da Harvard.
Avere un bambino è una gioia immensa. I lunghi nove mesi che passano prima della sua nascita danno modo ai genitori di prepararsi il più possibile al lieto evento, ma in realtà non si è mai preparati del tutto.
Si può pensare al corredino, alla ristrutturazione della nuova stanza, a comprare tutto ciò che serve per il suo arrivo, ma nel momento in cui il piccolo varca la soglia di casa la vita cambia totalmente.
I primi mesi sono i più belli, ma allo stesso tempo i più duri da affrontare in particolar modo perché il piccolo richiede un’attenzione continua sia di giorno sia di notte.
E il momento più difficoltoso è proprio la notte, quando il bebé non riesce a prendere sonno o si sveglia nel cuore della notte piangendo disperatamente.
Proprio per questo motivo, un’altra ricerca già citata in un articolo sostiene che i neogenitori nel corso dell’anno trascorrano all’incirca 50 notti insonni, insomma un numero davvero importante considerando che il sonno è un momento fondamentale per tutti, necessario per ricaricare le batterie e affrontare il giorno dopo.
Inoltre dormire è importante per l’equilibrio psico-fisico che, se interrotto, va recuperato nel corso della giornata: per questo esistono una serie di metodi che aiutano i genitori a far dormire i piccoli.
A quanto pare però una ricerca americana condotta dall’università di Harvard ha scoperto il vero motivo per il quale i neonati piangono di notte.
Fino ad adesso si è sempre pensato che i bimbi piangessero di notte per i seguenti motivi, cosa confermata dal pediatra americano T. Brazelton:
Tanto che tutte le neomamme e tutti i neopapà di fronte a questi pianti inconsolabili non sanno mai come tranquillizzare il piccolo, passandosi la palla bollente l’uno verso l’altro.
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Chi non ha mai chiesto aL partner di alzarsi al proprio posto perché troppo stanco e bisognoso di dormire? Ogni coppia dopo la nascita di ogni figlio, durante la notte, avrà passato un breve momento a discutere su chi toccava alzarsi dal letto: “È il tuo momento”; “No, il tuo” oppure “Ho necessità di dormire questa notte, vai tu”.
Insomma nonostante questi battibecchi, pare che non tutte le motivazioni del pianto dei bambini siano state scoperte.
A darne notizia è l’università di Harvard, rivelando che oltre alle sei cause sopra citate, ne esiste una settima poco conosciuta e che con grande probabilità è la miccia che innesca ogni pianto.
Secondo quanto sostenuto dai ricercatori americani, i bebé piangono di notte perché intenti a ridurre allo stremo delle forze i propri genitori per paura che nel giro di pochi mesi possano regalare al piccolo un fratellino o una sorellina.
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Dunque l’obiettivo dei piccoli sarebbe quello di sfinire i propri geniori per evitare che, durante la notte, consumino un rapporto sessuale.
Quasi una sorta di autotutela per avere tutte le attenzioni su di loro e non dividerle con nessuno. Ecco cosa si trova scritto all’interno della ricerca condotta da Harvard: “la fatica della madre può essere considerata parte integrante della strategia di un bambino per prolungare il divario tra due nascite (…), le nascite vicine sono associate a un aumento della mortalità infantile, soprattutto nelle aree a basso reddito o nelle aree in cui le epidemie sono più frequenti”.
Di conseguenza pare che i bebé con questi pianti disperati tendano a monopolizzare i propri genitori per godersi il più possibile il loro amore e le loro attenzioni.
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E voi Unimamme eravate a conoscenza di questa ricerca?
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