In caso di genitori separati: come si configura il rapporto tra nonni e nipoti secondo la legge.
Quando i genitori si separano, il rischio è che i figli vegano allontanati dai nonni della parte familiare con cui perdono i contatti. Nel caso di un coniuge che si separa per formare un’altra famiglia o che viene allontanato per diversi motivi, i suoi genitori, quindi i nonni dei suoi figli, possono essere allo stesso esclusi dalla vita e dalla crescita dei nipoti. Una situazione che può causare un trauma ai bambini, che vengono privati di una importante figura di riferimento.
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Cosa fare in questi casi? Come si configura il rapporto tra nonni e nipoti nel caso di genitori separati? A queste domande rispondono leggi e sentenze. Ecco che cosa bisogna sapere.
La separazione dei genitori è un evento doloroso per i bambini che può diventarlo ancora di più se in seguito alla separazione vengano allontanati i nonni, genitori del padre o della madre separati. Solitamente accade con il coniuge che vede ridotti i suoi rapporti con i propri figli. Questa circostanza tuttavia può diventare un vero e proprio trauma se tra i figli dei genitori separati e i loro nonni la frequentazione era abituale e il legame d’affetto forte.
Nonostante la separazione, il rapporto tra nonni e nipoti non viene meno. Infatti, come abbiamo visto, anche in caso di genitori separati i nonni possono essere chiamati a contribuire economicamente al mantenimento dei nipoti se i genitori non ne hanno la possibilità o non provvedono. Come ha di recente confermato anche una decisione della Corte di Cassazione. Infatti l’obbligo primario di mantenere i figli spetta ai genitori, ma quando questi non possono provvedere devono farlo i nonni, il cui obbligo è subordinato o sussidiario. Infatti, essere nonni è un diritto che comporta anche dei doveri.
In questo caso, quello della separazione dei genitori, ci occupiamo invece dei diritti: i diritti dei nonni di continuare a frequentare e crescere i nipoti anche in caso di separazione o divorzio dei loro figli, genitori dei nipoti.
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Infatti, in caso di separazione o divorzio dei genitori, il codice civile prevede il diritto di visita dei nonni, nelle norme relative all’affidamento condiviso, (art. 317 bis c.c. introdotto dal D. Lgs. 28 dicembre 2013, n. 154). Come riporta Diritto.it. La norma di legge stabilisce che “gli ascendenti hanno diritto di mantenere rapporti significativi con i nipoti minorenni“. La legge aggiunge che “l’ascendente al quale è impedito l’esercizio di questo diritto può ricorrere al giudice del luogo di residenza abituale del minore in modo che siano adottati i provvedimenti più idonei nell’esclusivo interesse dello stesso“.
I nonni dunque hanno diritto di visitare e continuare ad avere rapporti con i nipoti minorenni, anche in caso di separazione dei genitori, soprattutto nell’interesse dei nipoti, che viene sempre prima. Il rapporto di affetto dei bambini verso i nonni è dunque tutelato dalla legge. Le visite dei nonni ai nipoti, dunque, vengono tutelate se il loro impedimento dovesse comportare un pregiudizio alla crescita equilibrata del bambino.
Il diritto di visita dei nonni ai nipoti minorenni è riconosciuto con favore anche nelle sentenze della magistratura, italiana ed europea. A questo proposito si è pronunciata con favore la Corte di giustizia europea, fondando il suo giudizio sul Regolamento dell’Unione europea che prevede la garanzia per i nonni di continuare a frequentare i loro nipoti dopo la separazione o il divorzio dei genitori (artt. 1 e 2 Reg. (CE) n. 2201/2003). Le modalità del diritto di visita dei nonni ai nipoti saranno poi fissate dal giudice.
Invece, alcune pronunce della Corte di Cassazione (Cass. sent. n. 9606/1998 del 25 settembre 1998 e Cass. sent.n. 752/2015 del 19 gennaio 2015) hanno stabilito che il divieto imposto da un genitore ai figli di frequentare i nonni è giustificato solo in presenza di serie e comprovate ragioni. La frequentazione dei nonni da parte dei nipoti in minore età deve avere l’obiettivo di assicurare la loro crescita sana ed equilibrata, mantenendo il legame affettivo. Se invece la frequentazione è dannosa per i bambini, allora può essere vietata.
Quando i figli di genitori separati hanno compiuto 12 anni o anche prima se hanno capacità di discernimento possono essere ascoltati dal giudice (audizione del minore), con l’intervento di psicologi e assistenti sociali, per esprimere la loro volontà sulla continuazione del rapporto con i nonni.
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