Incredibile scoperta delle più antiche impronte di bambino, un’importante scoperta sulle origini della nostra civiltà.
Unimamme, una spedizione archeologica italiana ha portato a incredibili risultati, scoperte che ci possono aiutare a conoscere meglio il nostro passato.
Piedi dei bambini nell’antichità: risultati
La scoperta fatta dalla nostrana spedizione archeologica è stata pubblicata sulla prestigiosa Quaternary Science Review. A tenere le fila di questa impresa sono stati Margherita Mussi e Flavio Altamura dell’Università Sapienza di Roma, ma hanno partecipato anche altre persone come studiosi dell’Università di Cagliari, della britannica Bournemouth University e del museo tedesco Geoskop.
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Si tratta, nello specifico, di impronte di bambino che hanno 1,2 milioni di anni. Sono state trovat in un fiume preistorico a Melka Kunture , in Etiopia. Le impronte sono quasi tutte appartenenti a bambini ed adolescenti delle specie umane dell’Homo Erectus ed ergaster, ma potrebbero anche essere di Homo heidelbergensis arcaico.
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Per la precisione dallo studio sugli strati del sito archeologico bisogna risalire a 1,2 milioni – 850 mila anni fa. Per gli esperti si sono formati in un ambiente fluviale e paludoso su cui piovevano le ceneri di vulcani assai prossimi.
“Le impronte dei bambini, vicine a quelle di erbivori e molluschi, dimostrano che i piccoli ominidi entravano in acque basse e pulite, così come facevano gli animali” scrivono i ricercatori.
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Margherita Mussi, direttrice della Missione archeologica spiga che secondo lei questa scoperta può essere considerata quella dei primi bagni dei bambini di cui si ha prova scientifica. Anche a quell’epoca infatti i piccoli erano attirati da acqua e pozzanghere, un po’ come fanno i nostri piccoli quando c’è un po’ di pioggia. La direttrice della Missione Archeologica ha aggiunto che anche 1 milione di anni fa i bambini preistorici entravano in acqua per lavarsi, oppure con l’intento di catturare c0sì, a mani nude, pesci e molluschi da mangiare oppure, più semplicemente, per giocare.
Unimamme, cosa ne pensate di questa importante scoperta pubblicata su Quaternary Science Rewiew? Noi vi lasciamo con uno studio su piedi scalzi e raffreddore.
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