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Casa e bambini

Bambini da soli in casa: quando si possono lasciare?

Published by
Laura D'Arpa

Bambini da soli in casa, a che età si possono lasciare? Questa è una domanda che attanaglia molte mamme, ecco come capirlo.

Bambino a casa (fonte unsplash)

Nella crescita di ogni bambino arriva prima o poi un’età critica in cui ogni mamma comincia a porsi una domanda molto ricorrente: ma quando posso lasciarlo a casa da solo?

Nel periodo in cui si frequentano le elementari cioè dai 5/6 anni ai 10/11 ogni genitore, nel caso in cui non potesse fare affidamento sui nonni, si rivolge a babysitter o pre/post scuola in grado di badare al bambino proprio perché troppo piccolo per rimanere in casa da solo anche per pochi minuti.

Ma intorno ai dieci/undici anni ci si comincia a chiedere se ci sia la possibilità di lasciare il bambino a casa da solo per svolgere qualche commissione. Come ad esempio andare a comprare al supermercato ciò che manca per la cena e fuori fa freddo o quando è lo stesso bambino a fare i capricci nel voler uscire.

In realtà la legge fissa un’età in cui è permesso lasciare i bambini da soli a casa ed è 14 anni.

Ma appunto, come si è detto in precedenza, intorno ai dieci anni per prassi comune si comincia a valutare l’idea di poter lasciare il bambino a casa da solo per poco tempo.

Certo ovviamente è impensabile farlo per una sera intera o un pomeriggio, in quel caso è bene ricorrere a una persona di fiducia che sia un nonno, una vicina o la babysitter.

L’intento qui è quello di stabilire a che età è possibile lasciare il piccolo a casa in un lasso di tempo breve e limitato.

Bambini da soli in casa: a che età si possono lasciare?

Bambini e lego (fonte unsplash)

Il dilemma affligge moltissimi genitori, in quanto nel momento in cui il piccolo compie dieci anni è più difficile saper gestire nel modo migliore questa difficoltà.

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Innanzitutto perché si ha la volontà di voler iniziare a rendere il bambino autonomo e indipendente, ma questo sentimento si contrasta con le preoccupazioni che attanagliano ogni genitore e vanno valutate una ad una.

Una di queste potrebbe far riferimento ai pericoli all’interno della casa – cosa che si potrebbe ovviare in precedenza, mettendo in sicurezza l’abitazione.

La prassi comune è che intorno ai dieci anni c’è la possibilità di lasciare i piccoli a casa per un breve tempo quale può essere l’andare a fare la spesa o una visita medica già fissata dal dottore.

Nel caso in cui vi trovaste in questa situazione ci sono delle variabili da tenere a mente. La prima cosa da valutare è l’attitudine del proprio bambino: il suo carattere, la sua predisposizione e anche il suo desiderio.

Ci sono minori che anche a quell’età non si sentono pronti e vogliono seguire la mamma ovunque vada e chi invece dichiara di essere prontissimo. Quindi la cosa da fare è quella di parlare con il proprio figlio e capire in che stato d’animo si trova a riguardo.

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Dunque osservarli e parlare con loro è il primo passo da compiere per prendere una decisione simile.

Nel caso in cui si opti per lasciarlo a casa è bene che il bambino abbia a disposizione tutti i numeri di telefono per comunicare in caso di bisogno: sarebbe bene fargli imparare a memoria il numero di mamma, papà, dei nonni e di una persona di vostra fiducia.

E, ovviamente, lasciare tutti questi numeri a portata di mano del bambino, sul cellulare o su un’agenda di facile reperibilità. Oltre a ciò aiuta moltissimo il fatto che il bambino sia occupato nel fare qualcosa: dal guardare la televisione fino a giocare con le costruzioni.

Inoltre sarebbe bene mantenere un buon rapporto con i propri vicini, in modo tale da avvisarli della vostra assenza per poco tempo e avvisare il piccolo che, in caso di bisogno, può rivolgersi a loro.

Infine se ci sono fratelli o altri figli più piccoli mai lasciarli insieme, la cosa importante è che il bambino dapprima inizia a prendersi cura di sé e poi di un’altra persona.

Bambino a casa (fonte unsplash)

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Laura D'Arpa

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