Concepimento: quanto può influenzare lo stress sulla fertilità? Alcuni studi hanno evidenziato come lo stress possa influire sulla fertilità.
La vita frenetica e il continuo essere sottopressione possono essere dei fattori, poco presi in considerazione, che agiscono sul nostro fisico e in particolar modo sulla fertilità.
Molto spesso ci capita di sentire dire o di pronunciare noi stessi di essere stressati e poco tranquilli. Una condizione che accomuna diverse persone e che, nel caso delle coppie che stanno cercando di avere un bambino, potrebbe essere un problema da non sottovalutare.
Pare in base ad alcune ricerche che lo stress agisca in modo negativo non solo nelle donne, ma anche negli uomini.
Di conseguenza questo potrebbe influenzare la fertilità della coppia, provocando il fatto di posticipare il momento del concepimento.
Proprio per questo motivo molte coppie durante le settimane di vacanza estive o invernali, dedicando qualche ora per loro stesse e al loro rapporto hanno più facilità di concepire – questo ovviamente se dietro alle difficoltà non si nascondono dei problemi ancora più gravi.
Inoltre è bene tenere a mente che uno stile di vita sano in cui si segue un’alimentazione salutare e un costante allenamento, evitando di consumare cibi spazzatura e di avere una vita estremamente sedentaria può aiutare la coppia nel concepimento.
Ad aggrevare il tutto pare che anche lo stress sia un fattore non irrilevante nella questione della fertilità.
A confermare quanto lo stress possa influenzare negativamente la fertilità è uno studio condotto dalla dottoressa Courtney D. Lynch dell’Ohio States University in Michigan e in Texas.
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Lo studio si è rivolto a ben 501 coppie ed è stato pubblicato sulla rivista Human reproduction.
La ricerca ha seguito le coppie interessate per circa un anno, seguendole nel loro privato tra casa e lavoro. Tutte queste, ovviamente, stavano cercando di avere un bambino.
Ebbene la dottoressa insieme al suo team ha analizzato i campioni di saliva delle donne di tutte le coppie, prendendo in considerazione i livelli di due sostanze: il cortisolo e l’enzima alfa-amilase, entrambi attivatori dello stress.
Oltre a questo si è anche valutato il consumo delle sigarette, dell’alcol e della caffeina.
Dopo la ricerca circa l’87% delle donne è rimasta incinta, ma ciò che è venuto fuori è che quelle che avevano i più alti livelli di alfa-amilase presentavano una riduzione della fertilità di quasi il 30% e un rischio doppio di infertilità rispetto alle donne meno stressate.
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Dunque dei dati davvero straordinari, considerando che il maggior picco di fertilità per una donna è tra i 18 e i 28 anni e nella società odierna, è sempre più difficile che una ragazza prima dei trenta decida di mettere su famiglia, volendo prima completare gli studi e poi realizzarsi sul lavoro.
Per quanto riguarda invece il cortisolo non si è trovato alcun legame con la fertilità.
Insomma la ricerca ha evidenziato quanta differenza può fare condurre una vita stressata e poco equilibrata.
Spesso molte coppie, dopo diversi tentativi, si rivolgono al proprio medico credendo di soffrire di qualche patologia grave che le porta ad essere infertili.
In realtà in pochissime prendono in considerazione questi semplici fattori come quello dell’alimentazione, dello stress e di una vita troppo sedentaria.
Certo per molte coppie la difficoltà a concepire è riconducibile ad altre problematiche che vanno valutate e approfondite insieme al proprio medico, ma per altre – soprattutto in quelle più giovani – queste difficoltà citate sopra possono avere un impatto decisamente importante.
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E voi unimamme eravate a conoscenza di questo studio?
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