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Bambini a scuola in sicurezza: i consigli dell’ospedale Bambin Gesù
Published by
Gaia Fabbrini
4 anni fa
Ritorno a scuola: i consigli dell’Ospedale Bambin Gesù, su come garantire la sicurezza ai bambini a scuola.
Tornare a scuola è importante, anche se richiede un grande sforzo sia da parte delle scuole che delle famiglie. Da un lato è importante riprendere le attività didattiche e sociali dall’altro garantire la sicurezza di bambini e adolescenti, soprattutto quelli che presentano fragilità.
Per affrontare il rientro, si legge sul sito del Bambin Gesù, le scuole si sono poste 3 obiettivi:
sostenere l’apprendimento
fornire servizi necessari (mezzi, asili nido, attività extra, servizi sociali)
limitare la trasmissione di SARS-Covid, il virus che causa il Covid 19.
Sta agli insegnanti e al personale delle scuole, quando i bimbi sono a scuola incoraggiare i comportamenti che possono ridurre il rischio del contagio, così come quando i bimbi sono a casa sta ai loro genitori trasmettere atteggiamenti preventivi a tal fine e parlare con i figli dei cambiamenti che quest’anno li aspettano a scuola.
Rientro a scuola in sicurezza con i consigli del Bambin Gesù
Secondo l’Ospedale Bambin Gesù i messaggi principali da trasmettere ai bambini e ai ragazzi che rientrano a scuola sono:
rispettare la distanza anche all’aperto (non abbracciarsi o non giocare troppo vicini)
indossare la mascherina quando si sta vicini, anche in classe, a partire da sei anni
lavarsi spesso le mani
A tal fine è importante insegnare ai bambini e ai ragazzi come lavarsi le mani in modo corretto, sia gli studenti che il personale scolastico devono eseguire l’igiene delle mani:
prima di toccarsi il viso, gli occhi, il naso e la bocca
all’ingresso e all’uscita
dopo aver usato il bagno
prima e dopo aver mangiato
prima e dopo aver utilizzato giochi condivisi
prima di indossare e dopo aver toccato la mascherina
dopo attività sportive all’aperto
dopo aver tossito, starnutito nel fazzoletto, che subito dopo va buttato nel cestino (in alternativa lo si può fare nel gomito o nella manica)
Se qualche bambino viene esposto al coronavirus in classe di vostro figlio ecco quali sono i sintomi più comuni nei bambini per capire se siamo in presenza di un caso di Covid 19:
Febbre maggiore di 37,5 °C
tosse
dolori muscolari (mialgie)
scolo abbondante di materiale mucoso e congestione nasale
cefalea
sintomi gastrointestinali come nausea, vomito o diarrea
mal di gola
respiro difficoltoso
Mentre nell’adulto i sintomi più comuni sono:
la febbre maggiore di 37,5 °C
brividi
tosse
scolo abbondante di materiale mucoso/ congestione nasale
difficoltà respiratoria
mal di gola
perdita improvvisa dell’olfatto o diminuzione dell’olfatto
Alcuni consigli pratici per un corretto rientro a scuola:
Seguire le indicazioni che la scuola invia: ogni istituto organizza gli spazi e la didattica a modo suo sulla base delle strutture disponibili e dei protocolli di sicurezza
controllare la temperatura del proprio figlio ogni mattina
in caso un alunno presenti dei sintomi sospetti mentre è a scuola deve essergli fornita una mascherina (sia più di sei anni e se la tollera) e deve essere accompagnato nella stanza che è stata predisposta dalla scuola per queste eventualità. Se si tratta di un minore deve essere presente sempre anche un adulto che deve indossare sempre la mascherina
In caso questo caso sospetto venga confermato come positivo la scuola dovrà fornire un elenco dei compagni di classe e delle persone che sono entrate in contatto con lui al Dipartimento di Prevenzione che attiverà la ricerca dei contatti stretti. In questo caso gli spazi a scuola dove è stato il bambino/adulto, devono essere sanificati. Lo studente/l’operatore scolastico potrà rientrare a scuola solo quando sarà guarito (totale assenza di sintomi e due tamponi negativi a distanza di 24 ore)
se i sintomi si presentano invece quando l’alunno è a casa:
uno deve restare al proprio domicilio
deve contattare il pediatra o il medico di medicina generale che attiva le procedure al Dipartimento di Prevenzione sia per il tampone che per la ricerca dei contatti stretti
va comunicata alla scuola l’assenza per motivi di salute
Nel caso un alunno/ lavoratore scolastico sia convivente di un caso covid confermato, sarà considerato un contatto stretto e posto in quarantena
Se invece un alunno/operatore scolastico entrano in contatto anche prolungato con una persona che è entrata in contatto stretto con un caso confermato covid, non ci sono precauzioni da prendere.
Attenzione in caso di sintomi sospetti, prima di recarti in ospedale chiama il numero 1500 a cura del Ministero della Salute. Per altre informazioni vi consigliamo di consultare il portale salute Lazio.
Care unimamme, cosa ne pensate di questi consigli che si trovano sul sito dell’Ospedale Bambino Gesù? Sul sito dell’ospedale c’è anche uno speciale “a scuola di salute” dedicato al coronavirus.
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