Whatsapp abolito in un’ordinanza che ha fatto sorridere, ma anche riflettere. Ecco cosa un Sindaco ha pensato di pubblicare.
Quest’anno gli studenti ed il personale scolastico ha dovuto affrontate moltissimi cambiamenti ed anche se manca davvero poco all’inizio ci sono ancora delle cose da sistemare e chiarire. Il Sindaco di Desulo, un comune in provincia di Nuoro in Sardegna, ha pubblicato un messaggio ai genitori degli studenti.
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La finta delibera è stata pubblicata sul suo profilo Facebook ed in poco tempo la sollevato diverse reazione, non solo dei suoi concittadini. Chi ha figli che frequentano la scuola sa che a volte i gruppi whatsapp, che dovrebbero essere usati solo per le comunicazioni importante, possono essere fonte di stress e di ansie.
Il Sindaco di Desulo, Gigi Littarru, ha pubblicato sul suo profilo un’ordinanza che ha fatto riflettere molti utenti: “Abolire i gruppi WhatsApp delle mamme“. Il provvedimento è risultato essere un fake, ma il problema è serio sopratutto in questo periodo di pandemia, di timori e d’incertezze.
La finta ordinanza recita: “Constatato altresì che la gran parte dei genitori soprattutto di sesso femminile (ai quali spesso si aggiungono nonne, zie e maestre) fa un uso massiccio e talvolta sconsiderato di Whatsapp soprattutto per comunicazioni riguardanti la scuola”, “preso atto che la gran parte dei messaggi scambiati consiste di pettegolezzi, fake news, allarmismi, preoccupazioni eccessive”.
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Per poi continuare: “tenuto conto che l’attuale incertezza in materia di riapertura delle scuole causata dalla situazione sanitaria in atto potrebbe causare una esplosione di messaggi ed esternazioni in grado di confondere ancora di più la cittadinanza nonché di riflettersi negativamente sia sul personale docente che quello non docente”, il sindaco ordina l’abolizione dei suddetti gruppi.
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Lo scopo della finta comunicazione era quello di tutelare la salute “mentale degli studenti, del personale docente, dei genitori di sesso maschile, costretti a sopportare le peggiori schizofrenie, e comunque della cittadinanza tutta”. L’“ordinanza” prevede anche una sanzione: sequestro dello smartphone e sospensione dell’account Whatsapp sino a fine anno scolastico.
Intervistato da il Giornalettismo ha precisato che non c’è nessuna accusa al mondo femminile e che anche se ha parlato di mamme si riferiva anche ai papà: “A volte senza nemmeno attingere personalmente a quelle notizie, vere o false, che si diffondono nelle chat. Estendo l’appello a tutti i genitori, per completezza”.
Voi unimamme cosa ne pensate? Vi sarebbe piaciuta un’ordinanza di questo tipo?
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