Lo svezzamento è una fase nella vita del bambino e di sua madre pieno di conquiste e difficoltà
Lo svezzamento è una fase nella vita del bambino e di sua madre pieno di conquiste e difficoltà. Sono molti i dubbi e le domande che accompagnano questo periodo, detto anche, più precisamente dell’ “alimentazione complementare“( dato che l’allattamento al seno non è un vizio).
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Innanzitutto c’è da dire che questa fase è accompagnata da moltissimi cambiamenti, a cui sono sottoposti sia la mamma che il bambino:
Questa nuova fase di alimentazione non percorre purtroppo un sentiero rettilineo e si possono verificare talvolta dei periodi di arresto, che si manifestano con una temporanea inappetenza o un parziale rifiuto del cibo. Bisogna avere molta pazienza ed è importante che la mamma e il papà sostengano, in questa fase, il loro bambino. Soltanto in questo modo, scrive Marta Bottiani psicologa di Uppa “si sosterrà il proprio bambino nella lenta conquista della fiducia nel mondo: la bontà del cucchiaino difatti viene valutata dal bambino in presenza di uno sguardo dei genitori che trasmette fiducia”
Il bambino passa in questa fase, dall’ essere abbracciato dalla madre durante i suoi pasti all’occupare una posizione frontale, quello dello stare a tavola insieme. Come spiega la Bottiani “va proposto al bambino un modo di alimentarsi più rituale, meno intimo rispetto all’allattamento, che inaugura l’ingresso del piccolo nella convivialità”.
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A tutti questi cambiamenti i bambini possono però reagire ribellandosi, oppure con atteggiamenti rabbiosi e aggressivi e talvolta finiscono per rifiutarsi di masticare. E’ opportuno in questi casi che chi li nutre riesca a tollerarli, continuando a sostenere e incoraggiare il bambino.
Reagire alla fatica che sta facendo nostro figlio nell ’affrontare questi cambiamenti, con rabbia, impazienza e rifiuto non va bene e può creare dei circoli viziosi, rendendo questo cambiamento per il piccolo ancora più difficile.
Ma come si può riuscire ad essere accoglienti senza perdere la pazienza?
Bisogna assolutamente evitare di trasformare l’atto del nutrimento in uno strumento di potere: mai utilizzare interventi intimidatori o ricattatori perché oltre a confondere il bambino sono tattiche che il bambino potrebbe imparare e ripetere a sua volta.
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Care Unimamme cosa ne pensate di questi consigli? Siete d’accordo oppure avete avuto esperienze differenti con i vostri figli? Personalmente devo dire che con i miei figli, soprattutto il primo ho sbagliato tutto. Vorrei poter tornare indietro nel tempo e condurre lo svezzamento più come un gioco, senza tensioni per mio figlio.
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