Sviluppato in Italia un nuovo test prenatale all’avanguardia nell’analisi del Dna del feto che rende non necessaria l’amniocentesi.
Un nuovo test prenatale consentirà di scoprire anomalie anche gravi nel feto senza bisogno di ricorrere all’amniocentesi. Si tratta di una invenzione italiana, appena brevettata.
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È un test non invasivo del Dna del feto, sviluppato dall’Istituto di Ricerca Altamedica di Roma. Un’eccellenza italiana. Ecco come funziona.
Finora per scoprire le patologie gravi del feto con lo screening prenatale era indispensabile ricorrere all’amniocentesi o alla biopsia dei villi coriali. Test invasivi e pericolosi per il feto. Oggi grazie a un nuovo test italiano non sarà più necessario. Si tratta del FetalDna, un test del Dna fetale non invasivo realizzato dai biologi e dai genetisti dell’Istituto di Ricerca Altamedica di Roma. Il test prenatale viene effettuato con un prelievo del sangue alla gestante, con successiva analisi di laboratorio del Dna fetale presente nel sangue materno.
In passato erano stati brevettati altri test con analisi delle tracce del Dna fetale nel sangue materno, ma senza particolare efficacia. Permettevano di scoprire solo la sindrome di Down e alcune anomalie cromosomiche. È diverso, invece, per questo nuovo test d’avanguardia tutto italiano che permette di trovare con un semplice esame del sangue tutta una serie di patologie anche gravi nel feto. Il test si basa sull’analisi mediante flusso di ioni delle molecole di Dna con un sistema più evoluto e affidabile, rispetto a quelli utilizzati finora. Infatti, il test FetalDna permette di analizzare non solo i 23 cromosomi del Dna del feto ma anche i singoli frammenti di cromosoma, microdelezioni/microduplicazioni, da cui dipendono patologie molto severe e singoli geni, malattie monogeniche.
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Grazie a questo innovativo metodo di analisi è possibile scoprire già dal sangue della madre se il feto è portatore di patologie come fibrosi cistica, sordità congenita, forme di nanismo, craniosinostosi, rene policistico e altre gravi anomalie genetiche. Come riporta Adnkronos.
Sull’innovativo test, Claudio Giorlandino, ginecologo, direttore sanitario Altamedica e direttore generale dell’Italian College of Fetal Maternal Medicine, ha dichiarato: “Questa nuovissima invenzione consente ora di studiare singoli frammenti di cromosoma e singoli geni rivelando anomalie e patologie con affidabilità e sicurezza“, soprattutto “garantendo alla futura mamma una gravidanza più sicura“.
Altamedica da 50 anni è leader nella diagnosi prenatale ed è la prima al mondo ad aver sviluppato e brevettato un test sulle microdelezioni e sulle malattie monogeniche.
Infine, ricordiamo anche che un esame del sangue può predire il rischio di parto prematuro.
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Che ne pensate unimamme? Voi avete fatto esami prenatali?
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