Oggi 10 settembre si festeggia San Nicola da Tolentino. E’ stato un frate dell’Ordine di Sant’Agostino ed è venerato come santo dalla Chiesa cattolica che lo ha canonizzato nel 1446.
Se cercate per il vostro cucciolo un nome possente, della tradizione e di sicuro fascino, Nicola è senza dubbio da mettere nella TOP 10 della vostra lista.
La sua origine greca ne testimonia l’antico lignaggio, e se ne cercate una variante più giovane e frizzante non avrete che l’imbarazzo della scelta:
- Nicolino,
- Nicol,
- Niccolò e
- Nico, il diminutivo.
Questi altri nomi sono oramai di uso più che diffuso, senza nulla togliere alla possenza del nome.
Nicola significa infatti letteralmente “vincitore del popolo”, dall’unione di Nike “vittoria” e laos “popolo”, un presagio che non può che far attendere grandi cose dal bambino che lo porterà.
Quali le altre caratteristiche che si accompagnano al nome?
- Colore: rosso
- Pietra: rubino
- Metallo porta fortuna: oro
- Numero fortunato: il 9
Santo del giorno: San Nicola da Tolentino
Oggi si festeggia San Nicola da Tolentino, al secolo Nicola di Compagnone, frate dell’ordine agostiniano canonizzato nel 1446, patrono di:
- appestati,
- naufraghi,
- carcerati,
- anime del Purgatorio.
La leggenda narra come “i suoi genitori, ormai anziani, si fossero recati a Bari su consiglio di un angelo in pellegrinaggio alla tomba di san Nicola di Bari, per avere la grazia di un figlio. Ritornati a Sant’Angelo ebbero il figlio desiderato e, ritenendo di aver ricevuto la grazia richiesta, lo chiamarono Nicola“.
Si dice che Nicola nella vita fu esempio di incessante e generoso impegno verso la perfezione. Celebri sono i “panini miracolosi” di san Nicola, legati a un episodio della vita del santo: “San Nicola, gravemente malato, ottenne la grazia della guarigione per intervento della Vergine Maria, che, apparsa in visione, gli aveva assicurato: «Chiedi in carità, in nome di mio Figlio, un pane. Quando lo avrai ricevuto, tu lo mangerai dopo averlo intinto nell’acqua, e grazie alla mia intercessione riacquisterai la salute». Il santo non esitò a mangiare il pane ricevuto in carità da una donna di Tolentino, riacquistando così la salute. Da quel giorno san Nicola prese a distribuire il pane benedetto ai malati che visitava, esortandoli a confidare nella protezione della Vergine Maria per ottenere la guarigione dalla malattia e la liberazione dal peccato.”
Un santo la cui devozione è diffusa su tutto il globo, come non ricordarlo dunque in unione ad un nome tanto speciale?
E voi unimamme lo scegliereste?