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Festività e Ricorrenze

11 Settembre, la data dell’attentato che ci ha cambiato per sempre

Published by
roberta papa

L’11 Settembre del 2001 l’attentato alle Torri Gemelle di New York segnava l’inizio di una nuova era e cambiava per sempre il mondo occidentale

immagine da unsplash

Diciannove anni fa il mondo intero si fermò davanti alle immagini inenarrabili di morte e distruzione degli attentati agli Usa

11 Settembre 2001, l’attentato che ha cambiato il mondo

immagine da pixabay

Sono trascorsi quasi venti anni ormai da quel giorno che ognuno di noi ha impresso nella propria memoria. Ma purtroppo quello che ne è scaturito è tutt’altro che storia passata.

Il giorno 11 Settembre del 2001 diciannove terroristi di Al Quaeda, pilotando aerei di linea nei cieli di New York misero a punto l’attentato più grande mai fatto ai danni di un paese occidentale, schiantandosi contro le Torri Gemelle, simbolo della potenza economica degli Usa, che crollarono a picco. Anche il Pentagono fu colpito e complessivamente persero la vita più di 3000 persone.

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Pochi giorni dopo George W.Bush, l’allora presidente Usa, dichiarò guerra al terrorismo invadendo prima l’Afghanistan, il paese di Bin Laden, a capo dei torroristi che avevano rivendicato l’attacco all’America, poi l’Iraq, dove si presumeva che il dittatore Saddam Hussein stesse nascondendo armi di distruzione di massa.

Al di là degli eventi storici, l’attacco alle Torri Gemelle fece crollare, assieme alle macerie, la convinzione di sicurezza del popolo americano, instillò il terrore in tutti i paesi occidentalizzati e nelle persone comuni, che iniziarono a temere per la propria incolumità anche durante le loro vite quotidiane.

Quell’attentato lasciò dietro di sè una scia di lutto e distruzione, un vuoto enorme che oggi simboleggia alla perfezione il monumento nella zona che è stata rinominata Ground Zero e che sorge al posto delle Torri Gemelle.

La guerra al terrorismo è tutt’altro che conclusa. Nonostante le uccisioni dei capi terroristi Bin Laden e Saddam Hussein, che pure sono ancora avvolte nel mistero, il terrorismo dei paesi islamici contro il mondo occidentale è tornato alla carica da qualche anno con gli attentati messi in atto dall’Isis e che hanno colpito in modo brutale anche l’Europa.

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Quelli che allora erano bambini ricorderanno solo lo sgomento e il dolore di quelle immagini che gli adulti commentavano in tv, moltissime famiglie purtroppo sono state segnate dal lutto di quel tragico evento, moltissimi bambini sono rimasti orfani di papà o di mamma che stavano lavorando nelle Torri come un giorno qualunque della loro vita e hanno perso la vita.

Grandissimo è stato il supporto anche psicologico che hanno ricevuto le famiglie delle vittime negli Usa, un paese da sempre all’avanguardia nel campo della psicologia e psichiatria, purtroppo non sempre il sostegno degli esperti riesce a far superare un trauma.

Ai nostri bimbi va raccontato questo dramma innanzitutto per fargli capire tanti risvolti della storia contemporanea, ma anche per trasmettergli il senso civico del lutto nazionale e dell’empatia verso i popoli e le persone meno fortunate, per fargli capire i risvolti che un evento così tragico può avere nelle famiglie e nella società.

La generazione dei cosiddetti “millennials“, nati dopo il 2000, portano su di sé il fardello di questa pagina di storia, come i loro nonni, o bisnonni, avevano dovuto portare quello delle guerre mondiali. Innanzitutto ai ragazzi e ai bambini va fatto capire il lutto, va elaborato insieme a loro per consentirgli di ottenere le risposte che cercano, va anche fatto capire che la storia fa parte delle vite di tutti, quindi è importante conoscerla e rispettarla, ma soprattutto imparare da essa per cercare di creare un mondo  migliore, dove gli esseri umani si rispettano e rispettano il mondo in cui vivono.

Purtroppo ancora oggi ci sono tantissime persone e tanti paesi costantemente in guerra, luoghi dove l’infanzia e l’innocenza vengono negati e dove i bambini crescono circondati da diffidenza, povertà e cattiveria.

Le Organizzazioni mondiali impegnate nei luoghi di guerra hanno spesso come obbiettivo principale la salvezza di questi bambini e ragazzi sfortunati, ma la tragedia è così grande che servono molti più sforzi comuni e individuali per ridare il sorriso a questi bambini e alle loro famiglie.

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Spesso queste associazioni fanno appello alla sensibilità di tutti, ricordandoci che chi è nato nella parte “sana”del mondo dovrebbe impegnarsi di più per creare un mondo più equo, per sconfiggere il dolore e la morte e la cattiveria umana attraverso la bontà e la solidarietà comune.

immagine da pixabay

Voi unimamme cosa ne pensate di questa triste ricorrenza e dei risvolti che ha avuto a livello globale?

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roberta papa

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