L’alimentazione nella fertilità di una donna ha una grande importanza, ma qual è la dieta più indicata per favorire il concepimento?
Anche se per molti è difficile da credere, l’alimentazione ha un ruolo fondamentale nella vita di tutti i giorni sia per gli uomini sia per le donne.
A quanto pare ci sono degli alimenti che più di altri aiutano la fertilità di una donna, cosa che si può favorire non solo seguendo una dieta sana, ma anche uno stile di vita non sedentario.
Si è già visto in un articolo precedente che alcune cause dell’infertilità possono essere rincondotte all’obesità e all’anoressia. Proprio per questo è necessario avere un buon rapporto con il cibo che non sia né eccessivo né di rifiuto.
Prendersi cura del nostro corpo è una cosa che va fatta quotidianamente e che può portare a moltissimi benefici non solo per il concepimento.
Quindi ci sono dei cibi che vanno privilegiati rispetto ad altri, soprattutto se si ha come obiettivo quello di rimanere incinte. Inoltre questi possono avere anche degli effetti positivi per tutte quelle donne che ricorrono alla fecondazione assistita.
Dunque cosa mangiare per favorire il concepimento?
La dieta della fertilità: gli alimenti per il concepimento
Non a caso, come si è già visto, è tutta una questione di vitamine. Ogni alimento ne contiene alcune specifiche che aiutano il concepimento.
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In base ad alcuni studi si è visto che mangiare cibi ricchi di zinco, vitamine e ferro favorisce il concepimento.
Ma quali sono gli alimenti che contengono lo zinco?
I cibi che lo contengono in grande quantità sono le uova, il latte, il lievito di birra, le ostriche e i legumi. Questo consente, nel caso si voglia ottenere una gravidanza, l’impianto dell’ovocita nell’utero e poi il conseguente sviluppo del feto.
Per quanto riguarda le uova, il consiglio è quello di cucinarle alla coque, in modo tale da assimilare meglio lo zinco e si possono mangiare fino a tre volte durante la settimana.
Anche Harvard ha ribadito il fatto che l’alimentazione ha un ruolo importante nella fertilità, in particolare quei cibi che contengono grassi monoinsaturi e polinsaturi. In natura a contenere questi grassi sono: l’avocado, i semi di zucca e l’olio di oliva.
Queste sostanze sembra che abbiano de buonissimi effetti sull’apparato riproduttivo perché mantengono il giusto equilibrio ormonale, anche nel caso in cui si ricorra all’inseminazione artificiale.
Ancora meglio, ovviamente, se mangiati insieme.
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Fare una bella insalata di avocado, semi di zucca condita con olio oltre ad essere buonissima, ha grandi benefici e si può mangiare fino a tre volte la settimana.
Per quanto riguarda i carboidrati è bene scegliere quelli a basso livello glicemico come pasta, riso e pane integrali. Quelli raffinati, invece, sono da evitare perché contengono insulina che si ripercuote sulla funzione delle ovaie.
Questi si possono mangiare anche quattro volte a settimane ed è consigliato cucinarli a vapore in modo tale da salvare le vitamine e la fibra solubile.
Inaspettatamente anche gli anacardi sono fondamentali per la fertilità. Danno energia e contengono zinco, importante per il concepimento. Si possono mangiare nello yogurt o come snack per 3-4 volte a settimana, evitando di superare i 30 grammi.
Infine a ricoprire un ruolo importante sono le vitamine B12, B6 e B9. Queste sono contenute nel pollo, in vongole, cozze e gamberi, patate, piselli e lenticchie. Sono importanti perché contengono il ferro e perché in futuro possono proteggere il ferro da eventuali malformazioni.
Non c’è un limite alla settimana, l’importante è mangiarle.
Di sicuro un ottimo modo per consumarle è quello di cucinare il pollo alla piastra e le patate al forno.
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E voi unimamme eravate a conoscenza di quanto fosse importante l’alimentazione?
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