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Anche se le scuole sono iniziate ci sono ancora qualche dubbio sopratutto sui sintomi da osservare. Per gli studenti oggi il rientro a scuola sarà diverso.
Oggi molti studenti italiani sono tornati a scuola dopo la lunga ed improvvisa chiusura che è avvenuto tra fine febbraio ed inizio marzo a seguito della pandemia mondiale. Un rientro in classe molto particolare con ancora tante cosa da definire e tanti dubbi.
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Sopratutto negli ultimi giorni sono stati diversi gli esperti che hanno dato il loro parere su alcuni punti molto importanti che riguardano il rientro a scuole in sicurezza, sia per gli studenti e sia per il personale scolastico, docenti e non. Ci sono delle indicazioni che sono arrivate anche da Ministero della Salute.
Gli studenti che in queste ore sono tornati sui banchi di scuola, troveranno una scuola diversa da quella che hanno lasciato a marzo a seguito delle varie regole che sono state messe in atto nell’era covid.
Per far si che non aumentino i contagi e che non ci sia un nuovo lockdown, è importante saper riconoscere i sintomi della malattia per poter rimanere a casa e non portare o mandare i nostri figli a scuola. Sappiamo che i sintomi sono molto simili a quelli dell’influenza, ma è importante sapere quando dobbiamo tenere i bambini a casa per evitare possibili contagi.
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In auto arriva la giornalista laureata in Medicina e Chirurgia, Roberta Villa, che attraverso le sue stories su Instagram ha voluto spiegare ai genitori su cosa si intende per sintomi.
Ecco quali sono i sintomi con i quali non si esce di casa e si deve contattare il medico (pediatra):
Ci sono poi dei sintomi che sono più comuni negli adulti che nei bambini, ma, come ricorda la Villa, sono “sintomi di una malattia infettiva che non dobbiamo rischiare di trasmettere“.
Per controllare il rischio di contagio si deve, sempre secondo la Villa:
Inoltre si ricorda che non esiste una regola precisa, ma che bisogna vedere caso per caso, valutando:
Anche il professore Alberto Villani dell’Ospedale Bambino Gesù ribadisce che il problema principale nasce dal fatto che i “sintomi con cui si manifesta l’infezione da SARS-CoV-2 sono comuni a tutte le infezioni respiratorie e in particolare alle forme influenzali e non è possibile fare diagnosi di infezione da SARS-CoV-2 solo in base ai sintomi clinici”.
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Il professore, come riportato anche da il Sole 24 ore ribadisce che: “Anosmia e ageusia (mancanza di olfatto o del gusto) costituiscono segnali abbastanza tipici della malattia perché sono rarissime le altre situazioni in cui questo si verifica“.
Voi unimamme eravate a conoscenza di queste informazioni? i vostri figli hanno iniziato?
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