Una madre che decide di allattare entrambi i figli, di età diverse, spesso va incontro a pregiudizi e critiche; è importante che abbia sostegno e informazione: vediamo quali sono le domande più comuni delle mamme sull’allattare in tandem
Le mamme che allattano al seno sono tutte meravigliose, ma una mamma che addirittura nutre due piccolini è un’immagine difficile da vedere. Per questo motivo la fotografa Ivette Ivens, di cui abbiamo parlato nell’articolo “Mamme che allattano 2 bambini”, ha deciso di raccogliere una serie di immagini di mamme che allattano in tandem gemelli o fratelli raccontando anche la storia dietro questi scatti. Purtroppo una madre che decide di allattare entrambi i figli, di età diverse, spesso va incontro a pregiudizi e critiche; è importante che abbia sostegno e informazione.
Può capitare ad esempio che una mamma che rimane incinta mentre allatta decide di continuare ad allattare il primo nato perché ancora non lo vede pronto per essere svezzato. È una vera sfida per la consulente che viene contattata si legge sul sito di La leche league, perché questa madre sarà turbata e in molti le avranno consigliato di smettere di allattare. Probabilmente sta contattando la consulente solo per sapere come fare affrontare il distacco al suo bambino nel modo più sereno possibile.
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Sono tante le domande che pongono le donne che si trovano in queste situazioni alle consulenti
La Leche League in oltre sessant’ anni di esperienza ha avuto contatti con molte mamme che hanno allattato anche in gravidanza, senza complicazioni. In alcune parti del mondo è culturalmente accettato, si allatta in gravidanza normalmente. La Leche League ha anche aiutato madri a smettere di allattare in gravidanza, per diverse ragioni:
È importante che la donna resti in contatto con il suo medico durante l’allattamento in gravidanza mentre il compito dei consulenti è:
Una madre che ha un bambino di pochi mesi è più facile che voglia continuare ad allattare rispetto ad una che ne ha uno più grande. Comunque i bambini hanno velocità di maturazione differenti.
L’allattamento è soltanto uno dei tanti modi che ha una madre per soddisfare i bisogni di un figlio, a volte le mamme hanno bisogno di essere rassicurate prima di prendere le loro decisioni. Sono molteplici i motivi per cui una madre può interrompere l’allattamento ad esempio per alcuni disturbi fisici in risposta alla loro gravidanza come dolore al seno e ai capezzoli. Altre volte possono sorgere dei sentimenti negativi verso il bambino più grande, sentimenti che le turbano ed in questo caso è bene sapere che secondo alcune teorie scientifiche esiste un impulso naturale e biologico che favorisce l’interruzione dell’allattamento durante la gravidanza. Anche i sentimenti del partner sono importanti e non devono essere trascurati.
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Nel “libro delle risposte” sull’ allattamento di La Leche League si parla degli ormoni della gravidanza che sono presenti nel latte in piccolissime quantità ma che non sono dannosi per il bambino. Solitamente la gravidanza ha conseguenze per l’allattamento ma non viceversa. Molte donne riferiscono di una riduzione del latte; altre consumano più calorie mentre allattano in gravidanza; comunque non ci sono problemi per una mamma ben nutrita nel provvedere per entrambi se il bambino allattato ha un’età superiore ad un anno; in caso contrario meglio controllare l’aumento ponderale e se il latte non fosse sufficiente si può aggiungere cibi solidi.
Non ci sono documentazioni scientifiche che evidenziano questo rischio. I genitori dovranno decidere se allattare o no basandosi sui loro sentimenti su quello che provano. Talvolta capita che una gravidanza possa andare male, La Leche league è in contatto con un gran numero di donne da moltissimi anni può quindi costituire uno studio informale sulla popolazione e se l’allattamento in gravidanza fosse stato responsabile di tali rischi questo sarebbe emerso sicuramente dalla loro esperienza. Se non esistono dati scientifici che sostengono questo tesi perché alcuni medici si oppongono all’allattamento in gravidanza? Gli unici studi che mostrano un minimo di rischio sono quelli sulla stimolazione del capezzolo che può causare un inizio travaglio nel terzo trimestre ma la stimolazione del capezzolo era significativamente più vigorosa di quella che risulterebbe dall’ allattamento di un bambino più grandicello.
Sicuramente sì secondo La Lecce league. Comunque se una donna mostra segni di una minaccia d’aborto non ci sono garanzie che interrompere l’allattamento salverà la gravidanza o viceversa la continuazione dell’allattamento causerà la perdita del feto. Dove la scienza non ci aiuta solo i sentimenti dei genitori possono determinare una decisione. La mamma potrà sentirsi obbligata a scegliere tra i bisogni del primo bambino e la vita del feto e in quel momento può esserle d’aiuto un consulente sia per le informazioni che per un sostegno emotivo.
È importante quando si prende la decisione di allattare in gravidanza che la mamma sia molto informata:
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Care Unimamme cosa ne pensate dell’allattamento in tandem, di cui parla lalecheleague?
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