Adolescenti e comportamenti strani: perché non bisogna stupirsi, spiegano gli esperti.
Quando si parla di adolescenti non sono piuttosto comuni i comportamenti bizzarri. Si tratta della fase di passaggio della vita in cui si diventa quasi adulti ma l’emotività è quasi ancora quella dei bambini. Lo shock dei cambiamenti, fisici e mentali, poi si rispecchia nelle attitudini dei ragazzi, che nel giro di pochissimo tempo possono passare dall’entusiasmo allo sconforto, dall’estasi alla depressione, con tanti atteggiamenti strani e incoerenti a fare da contorno. Niente di straordinario, si tratta di azioni e reazioni perfettamente normali, conseguenza di una fase di transizione della vita e sarebbe anormale se non ci fossero. Dopotutto è il modo dei ragazzi di adeguarsi ai nuovi cambiamenti, di trovare una loro identità e sperimentare.
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I ragazzi vanno lasciati liberi di crescere, pur entri certi paletti e regole. I genitori dovrebbero fare da guida ed essere da esempio, concedendo loro gli spazi di cui hanno bisogno, senza essere né troppo permissivi né invadenti. Facile, vero unimamme? No, che non lo è ma può essere sufficiente ricordarsi come si era da giovani. Nel frattempo gli esperti di psicologia dell’adolescenza ci vengono incontro con i loro consigli su come capire i comportamenti dei ragazzi, anche quelli più insoliti, e come comportarsi di conseguenza.
L’adolescenza è una fase molto delicata della crescita e forse il momento di maggiore crisi nelle fasi della vita umana. I cambiamenti, o meglio stravolgimenti sono tanti e possono essere molto violenti. Cambia il corpo, cambia la mente, cambiano le emozioni, la sensibilità e anche il carattere si una persona. Il bambino si fa adulto ma ancora non ne possiede la maturità e tutte le facoltà. Si trova, pertanto, a vivere momenti di confusione, sensazioni confondenti e sentimenti contrastanti. Il genitore, che dovrebbe essere consapevole di tutto questo, dovrebbe guidarlo e consigliarlo in questa fase della sua vita. Non sempre però ci riesce, ed è perfettamente umano ma è importante impegnarsi, soprattutto ascoltare i figli adolescenti.
Alle volte, tuttavia, la mancanza di tempo di una vita quotidiana frenetica, l’eccesso di razionalità, un atteggiamento troppo giudicante e severo o al contrario troppo permissivo o troppo protettivo non è di aiuto agli adolescenti. Si finisce per soffocarli o non dare importanza ai loro bisogni, ai loro sentimenti, alle loro paure e alle loro gioie. I genitori rischiano di vedere e interpretare le situazioni dal loro punto di vista, quello di un adulto formato e non dal particolare punto di vista de ragazzi, che hanno esigenze del tutto diverse. Si rischia di non capirli e non cogliere i segnali di disagio o il bisogno di attenzione e affetto che cercano di comunicare, anche indirettamente. Va ricordato anche che l’ambiente familiare può influenzare il loro cervello.
Per questo è importante saper ascoltare senza preconcetti e uscire dagli schemi mentali che un genitore può essersi fatto sulla base della sua esperienza che però non è quella di suo figlio o sua figlia. I genitori, che vorrebbero stabilità, devono ricordarsi che i comportamenti dei figli possono essere incoerenti, estremi, contraddittori e che questa è la condizione normale. Pertanto i comportamenti “strani”, per quanto questa definizione possa essere riduttiva, sono la norma.
Chi ha studia i comportamenti dell’età evolutiva sostiene che gli adolescenti e gli animali hanno molto in comune. Altri esperti di adolescenza, per aiutare i genitori che si sono dimenticati di essere stati a loro volta giovani, hanno stilato un elenco dei comportamenti insoliti ma tipici dell’adolescenza.
Gli adolescenti hanno ancora bisogno dei genitori, per tante cose, non solo materiali, ma allo stesso tempo cercano di distaccarsene perché hanno bisogno di trovare la loro identità. Così sono portati a pensare che i genitori abbiano sempre torto e siano assillanti e spesso si sentono in imbarazzo di stare insieme ai loro genitori davanti agli coetanei. Questi comportamenti possono essere dolorosi per i genitori che tuttavia devono capire che fanno parte della crescita dei figli.
Questo è lo stato d’animo più comune durante l’adolescenza. L’irrequietezza ma anche la sbadataggine e la costante distrazione rende maldestri e goffi in circostanze normali anche gli adolescenti più svegli. Possono essere dei campioni negli sport e allo stesso tempo cadere rovinosamente mentre camminano o stanno seduti normalmente. Questo stato emotivo di turbamento può richiedere attenzioni da parte dei genitori.
Tutti gli adolescenti, anche quelli che non lo danno a vedere, hanno frequenti e repentini sbalzi d’umore. Passano dalla più radiosa felicità alla più cupa tristezza in pochissimi secondi. Possono provare una gioia grandissima che ricorderanno per tutta la vita, come un momento felice e spensierato, ma anche una cupa agonia capace di tormentarli fino alla disperazione. È importante che i genitori siano loro vicini per contenere eccessivi entusiasmi e confortare il loro dolore.
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L’instabilità emotiva, diretta conseguenza dell’irrequietezza e del bisogno di cambiare, di crescere, di sperimentare e degli sbalzi d’umore, è tipica dell’adolescenza e può portare anche a una instabilità e incoerenza anche nei comportamenti di tutti i giorni. Si passa da una cosa all’altra, da una passione all’altra velocemente senza il tempo necessario per imparare o assimilare quello che si sperimenta. Spesso all’origine del cambio di decisione non c’è nemmeno un vero motivo.
Proprio perché gli adolescenti sono alla ricerca della loro identità e stanno costruendo la loro personalità, cambiano atteggiamento in continuazione, anche a seconda delle circostanze, più spesso condizionati dalla volubilità dei loro sentimenti. Così possono essere egoisti e generosi allo stesso tempo, calcolatori e idealisti, narcisisti e altruisti.
Nella scoperta della propria identità, gli adolescenti cambiano velocemente gusti e opinioni. Spesso imitano quelli dei loro coetanei, anche i più assurdi, perché hanno bisogno di trovare nuovi modelli di riferimento, rispetto a quelli dei genitori che siano più vicini alla loro sensibilità. Inoltre, imitano i coetanei perché hanno bisogno di fare gruppo.
Nell’adolescenza i ragazzi e le ragazze scoprono la loro sessualità. Senza un’educazione di base può essere una scoperta disturbante o viziata dalla diseducazione mediatica che troviamo ovunque. Gli adolescenti provano spesso un senso di disagio verso il proprio corpo e questo può accadere anche con la sessualità, anche al di là dei normali timori. Per questo un’educazione alla sessualità e all’affettività è fondamentale. I loro ormoni, poi, li portano a pensare frequentemente al sesso, soprattutto quando si tratta di ragazzi. Insomma, unimamme, ci siamo capite: educazione e attenzione, ma non repressione.
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