Due gemelline erano nate congiunte, ora grazie a un’operazione sono state separate con successo.
Unimamme, oggi vi raccontiamo la bellissima vicenda di due gemelline siamesi: Sarabeth e Amelia, nate congiunte per il tronco.
Le piccoline erano venute alla luce nel giugno del 2019 congiunte dal tronco alle loro pancine. Ogni sorellina aveva due braccia, due gambe, il proprio cuore e sistemi digestivi separati. Il loro fegato però era lo stesso.
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Le bambine sono state separate con un’operazione lunga 11 ore e ora possono godersi la quotidianità separate. Il papà Phil commenta: “sono in letti separati. Sembra una cosa normale, ma per noi è incredibile“. Il papà prosegue spiegando che le piccoline hanno personalità diverse e che meritano di vivere, ciascuna, la propria vita.
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“Avrano sempre un forte legame, ma sapevamo di dover dare loro l’opportunità di essere separate, perché sono due persone distinte. Siamo grati ai medici che hanno dato loro questa opportunità”. I genitori erano determinati a farle operare, ma erano preoccupati per l’operazione.
Mamma Alyson aggiunge “siamo ansiosi di vederle raggiungere tutte le varie tappe importanti, come gattonare, camminare e vederle crescere”. Sarabeth e Amelia sono la prima coppia di gemelle siamesi ad essere separate in Michigan.
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Secondo quanto riporta il Detroit Free press il 60% dei gemelli siamesi non sopravvive al parto e ancora meno escono dall’ospedale. Le gravidanze che riguardano gemelli congiunti vanno da 1 su 100 mila a 1 su 250 mila. I genitori di Sarabeth e Amelia hanno scoperto di attendere gemelle congiunte durante un esame alla 20° settimana di gravidanza.
I medici gli avevano detto che non potevano aiutarli e che avevano una difficile decisione da prendere. Così si sono rivolti al Michigan Health’s Fetal Diagnosis and Treatment Center dove gli hanno detto che si poteva operare le bambine. Purtroppo le possibilità di successo erano poche. Dopo il cesareo alla 34° settimana le piccole hanno trascorso 85 giorni in terapia intensiva neonatale.
Alla fine sono state operate da due dozzine di dottori, infermieri, specialisti. Per prepararsi hanno usato modelli 3D delle gemelline e anche un codice colorato per distinguerle: Amelia aveva le unghie pitturate di rosa e Sarabeth di giallo. Il processo di separazione è stato laborioso, ma alla fine gli specialisti, divisi in due squadre, hanno ricostruito petti e addomi, creando ombelichi separati.
Il dottor George Mychaliska, uno dei chirurghi coinvolti ha commentato: “per tutti è stato un momento molto emozionante e straordinario quando abbiamo fatto l’ultima incisione per separarle”. Il dottor Mychaliska, ha aggiunto che dal punto di vista psicologico questo potrebbe essere traumatico per le bambine, che avevano vissuto tutta la loro vita insieme. A ogni modo ora le piccole sono separate e stanno bene.
Unimamme, cosa ne pensate di questa storia di speranza racconta sul Mirror? Noi vi lasciamo col caso delle gemelline siamesi separate dopo soli 8 giorni.
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