L’inquinamento acustico è dannoso in gravidanza per mamma e bimbo, lo dimostra uno studio. Ed è molto più frequente di quello che si pensa
Molte donne che vivono o lavorano in ambienti rumorosi potrebbero avere conseguenze sulla propria salute e su quella del loro bambino durante la gravidanza
Lo studio è stato pubblicato qualche anno fa sulla rivista specializzata PubMed, e gli studiosi dicono chiaramente che andrebbero approfonditi gli effetti del rumore sulle donne in dolce attesa.
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Pare che le donne che durante la gravidanza sono esposte all‘inquinamento acustico abbiano maggiori probabilità di avere un parto pretermine o di partorire figli con un basso peso alla nascita, che secondo le indicazioni del Ministero della Salute è minore ai 2500 grammi.
Alcuni ricercatori avevano già dimostrato che l’esposizione a fonti di inquinamento acustico influivano anche sulla fertilità di uomini e donne, questa ricerca sugli effetti dannosi per mamma e feto durante la gravidanza sembra ribadire il concetto che il rumore sia dannoso se l’esposizione è costante sia a livello fisico che per la salute e il benessere mentale.
Ci sono molte donne che vivono in ambienti rumorosi, l’Italia è addirittura tra i paesi europei considerati più rumorosi, soprattutto nelle grandi città.
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Abitare vicino agli aeroporti, ai luoghi pubblici, in città molto trafficate, espone la donna in dolce attesa a fonti di rumore superiori a 85 decibel anche per periodi prolungati. Questo è rischioso nei primi mesi in cui il bambino si forma e anche negli ultimi quando c’è il rischio di avere un parto prematuro.
Ma ci sono anche molti luoghi di lavoro che producono inquinamento acustico. Pensiamo alle scuole, agli asili, agli open space degli uffici ma anche alle fabbriche, soprattutto nel settore tessile, meccanico o dell’agricoltura, oppure chi lavora per strada come le vigilesse o le conducenti di autobus, esposte anche all’inquinamento atmosferico, oppure le lavoratrici dello spettacolo. In tutti questi ambienti di lavoro la legge tutela le donne in stato interessante, la comunità medica suggerisce di astenersi dal lavoro laddove ci sia una esposizione al rumore superiore agli 85 decibel.
Il bambino inizia a sentire i suoni già nei primi mesi di gestazione, negli ultimi decenni si è rivalutato tanto il senso dell’udito del feto, che imparerebbe anche a riconoscere, attraverso la mamma e le sensazioni che gli trasmette, la voce della mamma e del papà e i suoni più o meno gradevoli, dalla musica alle urla.
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Ecco perchè è importante che le donne in dolce attesa stiano attente ai rumori a cui sono esposte e cerchino di limitarli il più possibile. Nell’ottica di vivere una gravidanza serena e di pensare al benessere del proprio bimbo, meglio concedersi una seduta di musica rilassante ed un bel bagno piuttosto che andare in discoteca!
E voi unimamme sapevate dell’incidenza dell’inquinamento acustico in gravidanza?
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