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L’importanza dell’uso della mascherine trasparenti a scuola spiegata da un esperto, un noto psicoanalista dell’età evolutiva. Ecco quali sono.
Ormai in quasi tutte le Regioni Italiane le scuole sono iniziate seguendo tutte le misure necessarie per limitare ed evitare i contagi a seguito della pandemia mondiale che stiamo affrontando. Le misure sono state diverse a secondo dell’età degli alunni, ma quello che accomuna è l’utilizzo delle mascherine da parte degli insegnanti.
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In questi giorni vi abbiamo parlato di una petizione molto importante lanciata da una logopedista, la Dottoressa Debora Auteri. Che ha focalizzato l’attenzione sull’uso delle mascherine dei docenti dei bambini che frequentano la scuola dell’infanzia. Secondo la logopedista avere il viso nascosto dietro una mascherina influenzerà negativamente l’apprendimento del linguaggio da parte dei bambini sotto i cinque anni, riducendo la loro capacità di integrare stimoli uditivi e visivi.
E’ un problema che nessuno, almeno fino ad ora, si era posto: l’uso delle mascherine a scuola potrà influenzare negativamente l’apprendimento da parte dei bambini più piccoli? Sembrerebbe di si, a dar ragione alla logopedista Autieri, anche un famoso psicoanalista dell’età evolutiva che in un’intervista rilasciata al Corriere alla giornalista Clarida Salvatori, ha spiegato dettagliatamente come la comunicazione visiva, con volto e labbra e non solo negli occhi, sia importante per i bambini piccoli.
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Si tratta del professore Massimo Ammaniti che ha osservato con sconcerto quello che sta avvenendo in questi giorni e come poco si stia pensando ai bambini più piccoli: “Si parla tanto di distanziamento, mascherine obbligatorie, cosa fare se le aule sono troppo piccole: tutti provvedimenti giustificabili dalla necessità di fermare i contagi da Covid, naturalmente. Ma ci sono anche altri problemi dei quali prendere coscienza. E mi fa un certo effetto che nessuno ci pensi o ne parli“.
Il professore propone anche lui di far usare ai docenti, ma anche ai bambini sopra i sei anni le mascherine trasparenti: “Io propongo l’utilizzo di mascherine trasparenti. In commercio esistono. E potrebbero utilizzarle sia bambini sia insegnanti. Aiuterebbe con quella che noi definiamo “intersoggettività”, per capire il punto di vista dell’altro. Che poi è fondamentale per lo sviluppo dell’empatia“.
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Adesso, afferma sempre l’esperto i bambini sono limitati, perché non solo stare seduti per tante ore è difficile, ma se ogni volta che devono muoversi devono indossare anche la mascherina diventa tutto più complicato.
L’uso delle mascherine che coprono metà del volto potrebbe avere anche dei risvolti psicologici in quanto: “l’unico contatto tra alunni ed insegnante sarebbero gli occhi. Invece per i piccoli di quell’età la comunicazione implicita, ovvero tramite il volto e il sorriso per esempio, è fondamentale. Solo in età più adulta si sviluppa la capacità di decodificare l’espressione degli occhi. Diventerà difficile capire le intenzioni e gli stati d’animo degli altri, dei compagni come delle maestre. Anche vedere i movimenti della bocca è fondamentale per la comprensione“.
Tra l’altro le mascherine trasparenti rispettano le direttive approvate dal Comitato Tecnico Scientifico, come ci fa sapere un’azienda specializzata nel settore aerospaziale di Torino, la LMA, che ha deciso di produrle.
Il dispositivo in silicone creato da quest’azienda si chiama “Respira” e permette, nell’assoluto rispetto delle direttive del Cts, una miglior visibilità del volto di chi la indossa, la lettura del labiale, garantendo maggior comunicazione tra le persone, nello specifico tra studenti e insegnanti. Proposta con due filtri intercambiabili – chirurgici o Ffp2 – è inoltre lavabile e riutilizzabile.
Dall’azienda ci fanno sapere che hanno ricevuto ordini da alcune scuole (da parte degli insegnanti) come anche da centri/associazioni/organizzaz
Il general manager Fulvio Boscolo ha affermato: “Abbiamo realizzato una mascherina riutilizzabile in silicone trasparente che permette di vedere le espressioni del volto degli insegnanti e facilitare la comunicazione, come auspicano le Istituzioni del nostro Paese. La nostra capacità produttiva, circa 1000 mascherine al giorno, è una risposta alle esigenze della comunità per una ripresa dell’anno scolastico in serenità e sicurezza”.
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