In gravidanza le perdite vaginali sono comuni ma possono portare fastidi ed essere preambolo di infezioni. E’ importante valutarle e parlarne col medico
La leucorrea gravidica è una condizione fisiologica. Ma è bene confrontarsi sempre con il medico per capire cosa fare
Perdite vaginali in gravidanza, fastidi e sintomi di infezione
Le perdite vaginali in gravidanza sono dovute all’aumento della pressione sanguigna e alla produzione di ormoni. Ma possono essere sintomo di una infezione e creare fastidio.
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Innanzitutto bisogna valutare la natura delle perdite e la loro composizione: se sono di colore bianco, grigio, giallo o verde, se hanno un odore normale o un odore di pesce sgradevole, se sono di consistenza acquosa o “a ricotta”. Tutti questi segnali ci dicono se sono perdite fisiologiche o sono dovute a una infezione batterica in corso.
Di solito le infezioni batteriche o le candide, cioè infezioni da fungo, provocano dolore, prurito o bruciore nella zona genitale. Le perdite sono maleodoranti e aumentano dopo i rapporti sessuali, il dolore si può presentare anche quando si fa la pipì. In questi casi va fatta una cura specifica prescritta dal proprio medico, che di solito viene estesa anche al partner perché si tratta di infezioni trasmissibili sessualmente.
Curare l’igiene intima è importantissimo per evitare il proliferare di germi e batteri dannosi. Alcune accortezze per evitare che le perdite in gravidanza provochino fastidi o si evolvano in infezioni:
- lavarsi sempre dalla vagina verso l’ano e non viceversa
- cambiare gli abiti sudati, soprattutto la biancheria intima, con più frequenza, cambiare il costume da bagno bagnato
- non indossare leggins o indumenti stretti o sintetici,
- preferire sempre biancheria intima di materiale naturale, ad esempio cotone 100%, e di colore chiaro
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- non utilizzare salviettine profumate, deodoranti, carta igienica profumata che possano irritare la vagina
- non utilizzare sempre i salvaslip, che possono essere irritanti e trattengono i germi, non favorendo la circolazione di aria. Piuttosto bisogna cambiare spesso la biancheria intima e, in caso di infezioni, lavarla accuratamente con del disinfettante. Ricordiamo che i tampax non sono consigliati in gravidanza
- curare anche l’alimentazione aiuta a combattere l’infezione da candida: eliminare il saccarosio e gli zuccheri, limitare anche il consumo di frutta molto zuccherata, i cereali, le bevande zuccherate o alcoliche e l’aceto, favorire invece i cibi che contengono probiotici, lo yogurt, l’aglio, le uova il pesce e la carne magra
In caso di fastidio e prurito si possono utilizzare prodotti naturali come ad esempio quelli a base di tea tree oil, bergamotto o olio di Malaleuca, che sono battericidi, antisettici e antinfiammatori, oppure la calendula che è lenitiva. Va comunque consultato sempre il proprio ginecologo perché anche i prodotti a base naturale possono avere delle controindicazioni per la gravidanza.
Inoltre, non affidarsi alle cure fai da te e ai prodotti da banco che si possono acquistare in farmacia senza chiedere prima il parere del medico. Le lavande vaginali ad esempio, che vengono utilizzate per la cura delle infezioni vaginali, sono sconsigliate in gravidanza.
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In vista del parto, il medico vi prescriverà il tampone vaginale proprio per scongiurare infezioni o altre condizioni che possano provocare problemi a voi o al bambino.
E voi unimamme avete sofferto di fastidiose perdite vaginali durante la gravidanza?
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