Autismo nei bambini: una app in aiuto ai pediatri. Ecco di cosa si tratta.
Una app aiuterà i medici a formulare la diagnosi di autismo nei bambini. Si tratta di una tecnologia che si basa sull’intelligenza artificiale e che è stata ideata negli Stati Uniti.
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La nuova app aiuterà anche i medici non specialisti a individuare un disturbo dello spettro autistico (DSA). Come sappiamo, infatti, la diagnosi precoce è importante, perché prima viene fatta e prima si interviene. L‘intervento precoce nel trattamento dell’autismo nei bambini permette di ridurre la gravità dei disturbi e di ottenere miglioramenti netti nel funzionamento cognitivo, adattativo e linguistico. Purtroppo, però, i lunghi tempi per la valutazione diagnostica e per l’inizio del trattamento, uniti spesso al ritardo con cui i genitori del bambino con sospetto autismo si rivolgono a uno specialista, ritardano enormemente gli interventi. Ecco dunque che la nuova app può rivelarsi molto utile.
La app per la diagnosi precoce dell’autismo nei bambini è stata realizzata dalla startup americana Cognoa, con sede in California, ed è in corso di valutazione per essere poi sottoposta formalmente alla Food and Drug Administration – FDA per l’approvazione e il via libera alla commercializzazione. Se tutto andrà bene, la nuova tecnologia sarà introdotta negli Stati Uniti alla fine del 2021.
L’innovazione consiste nella capacità dell’applicazione di diagnosticare la presenza di un disturbo dello spettro autistico nei bambini grazie all’intelligenza artificiale. Si ricorre alla app nel caso in cui i genitori o i pediatri abbiano dei sospetti sulla presenza di un disturbo autistico dai comportamenti dei bambini. La diagnosi tradizionale può essere anticipata dalla verifica tramite app.
L’applicazione non vuole sostituirsi al medico, ma aiutarlo in una diagnosi più rapida ed efficace. A un primo riscontro faranno poi seguito i controlli tradizionali, per una conferma del disturbo del neurosviluppo e di una sua definizione più precisa. Sappiamo, infatti, che esistono diverse forme di autismo.
La tecnologia della app di Cognoa viene dal laboratorio del suo fondatore, Dennis Wall, professore associato di pediatria alla scuola di medicina dell’Università di Stanford. L’obiettivo di Wall era quello di ridurre la complessità del processo diagnostico dell’autismo senza perdere l’accuratezza.
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David Happel, amministratore delegato di Cognoa, ha spiegato che nella tecnologia della app sono state inserite centinaia di cartelle cliniche riguardanti casi di autismo, gestite da algoritmi, che addestreranno l’intelligenza artificiale a riconoscere i casi di autismo e ad associarli ai comportamenti dei bambini. Grazie ai dati forniti e alla loro elaborazione digitale, la app è in grado di riconoscere i tratti distintivi del disturbo dello spettro autistico, inclusi i tratti sociali ed emotivi, come sorridere in risposta al sorriso di un’altra persona, attenzione comune su un oggetto, la creatività e l’immaginazione.
La diagnosi tramite app funziona attraverso tre fasi: un questionario per i genitori, i video del bambino e infine un questionario per il medico.
Quando un genitore sospetta che il proprio figlio possa avere un disturbo dello spettro autistico oppure il bambino non supera il questionario di screening per disturbi DSA, il pediatra dà al genitore un codice per accedere alla app di Cognoa sul proprio smartphone. Una volta aperta la app, il genitore deve rispondere a un questionario di 15 minuti sui modelli comportamentali del figlio, poi carica sulla app due video, realizzati con lo smartphone, della durata di 1 o 2 minuti, che mostrano il comportamento del bambino in un ambiente naturale. I video vengono quindi inviati a un esperto qualificato di Cognoa che li esamina e risponde alle domande pertinenti. Queste risposte vengono inserite nel sistema di intelligenza artificiale della app, insieme alle risposte dei genitori e a un breve questionario compilato dal pediatra. Quindi, l’algoritmo invia un risultato al pediatra che formula una diagnosi.
Gli algoritmi della app sono elaborati sui dati provenienti da centinaia di casi reali di autismo, tra generi e gruppi etnici diversi. L’ulteriore vantaggio di questa tecnologia è non solo una accelerazione della diagnosi, ma anche e soprattutto la rimozione dei pregiudizi insiti nel sistema attuale, che si basa sopratutto sui dati sanitari dei bambini caucasici di sesso maschile, escludendo così le bambine e i bambini non bianchi, i cui disturbi non vengono riconosciuti in tempo, ritardando la diagnosi. Ricordiamo che nelle femmine l’autismo è diverso.
Nel frattempo, la società che ha realizzato la app ha commissionato uno studio scientifico per confrontare la diagnosi di autismo con la sua tecnologia e quella tradizionale, misurandone l’efficacia. I risultati non sono stati ancora pubblicati, ma secondo indiscrezioni avrebbero superato gli obiettivi richiesti. Una volta che lo studio sarà pubblicato, verrà presentata formalmente richiesta alla FDA per l’approvazione della nuova app, quale dispositivo medico. Una volta ottenuta l’approvazione, la app sarà messa a disposizione dei pediatri. L’adozione è prevista entro la fine del 2021.
Maggiori informazioni sul funzionamento della nuova tecnologia di diagnosi sul magazine online IEEE Spectrum.
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