Una mamma positiva al virus può allattare: a confermarlo adesso è la scienza.
Care unimamme, potete allattare vostro figlio anche se siete positive senza rischio di contagio, basta prendere tutte le precauzioni del caso. Lo ha dichiarato uno studio tutto italiano che ha pubblicato sulla rivista scientifica internazionale “Frontieres in Pediatrics”.
In un’altro articolo, uscito a giugno,“Le mamme positive al virus devono allattare: le nuove indicazioni dell’OMS“, avevamo riportato le parole del direttore dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus, durante il briefing sul coronavirus dedicato alla salute di mamme, bambini e adolescenti: “Il consiglio dell’OMS è che i benefici dell’allattamento al seno superano qualsiasi rischio potenziale di trasmissione di COVID-19. Madri con sospetto coronavirus o positive devono allattare i loro bambini e non essere separate da loro a meno che non si sentano troppo male“.
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Secondo quest’ultimo studio, una ricerca multicentrica fatta in Italia coordinata dalla Città della Salute di Torino, le donne devono continuare ad allattare. Basta prendere le dovute precauzioni:
- lavarsi le mani prima e dopo la poppata
- evitare di baciarlo
- proteggerlo dalla tosse e dalle secrezioni respiratorie dell’adulto (mascherina durante le poppate e l’intimo contatto col bambino).
La scienza ha dimostrata che una mamma positiva può allattare
Si tratta della ricerca che in Europa ha la casistica più numerosa:
-
- campioni di latte di 14 mamme risultate positive al virus dopo il parto, controllando i loro neonati per tutto il primo mese di vita
- in tredici casi il latte è risultato negativo al Covid-19
- in un caso soltanto è stata identificata per un breve periodo la presenza dell’Rna virale
- tutti i neonati, allattati al seno non hanno mostrato segni di malattia
- non i 4 neonati, le cui mamme si erano ammalate subito dopo il parto, positivi al virus nei primi giorni
- non 1 dei quattro che aveva una presenza del virus nel latte materno
- sono tornati negativi nel primo mese di allattamento
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Questi risultati sono rassicuranti per le mamme e per chi si occupa di loro spiega Enrico Bertino, direttore neonatologia universitaria dell’ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino e coordinatore dello studio insieme a David Lembo, direttore del laboratorio universitario di virologia molecolare del dipartimento di scienze cliniche e biologiche, come si legge su Repubblica“.
Poi Bertino aggiunge “La ricerca supporta anche le recenti raccomandazioni dell’OMS che, nonostante le limitate informazioni finora disponibili, in considerazione di tutti i benefici, anche immunologici, dell’allattamento materno, lo ha recentemente raccomandato anche per le mamme positive”.
Come spiega David Lembo “Da diversi anni stiamo studiando le proprietà antivirali del latte materno ed abbiamo identificato nuovi componenti attivi che potrebbero proteggere il lattante dalle infezioni virali. Anche per questo motivo, salvo poche eccezioni, l’allattamento al seno è una risorsa importante per la salute del neonato”.
I risultati dello studio verranno pubblicati il 2 ottobre al Meeting della European Milk Bank Association. Si tratta del primo studio che abbina la ricerca del virus nel latte alla valutazione sulla salute clinica del neonato nel periodo dell’allattamento.
Hanno collaborato
- la neonatologia ospedaliera del Sant’Anna, diretta da Daniele Farina
- le neonatologie degli ospedali Mauriziano e Maria Vittoria di Torino
- le neonatologie degli ospedali di Alessandria, Aosta e del San Martino di Genova
- Le analisi molecolari sui campioni di latte sono state condotte nei laboratori ospedalieri di microbiologia della Città della Salute diretto da Rossana Cavallo
- e nei laboratori ospedalieri di microbiologia, dell’ospedale San Luigi Gonzaga, diretto da Giuseppina Viberti con la collaborazione in questo studio di Giuseppe De Renzi.
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Care Unimamme, che ne pensate di questo studio?
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