Mangiare senza fame è genetico e questa abitudine, se coltivata, può portare i più piccoli all’obesità, lo rivela uno studio su Pediatrics
Sembrerebbe che sia una predisposizione genetica quella di volere a tutti i costi qualcosa anche a fine pasto quando ci si sente sazi
Tutti i golosi conoscono bene quella sensazione di “mangiare senza fame” e di concedersi qualche peccato di gola anche dopo un pasto abbondante.
Per i più piccoli spesso la tentazione viene dai dolci, alimento a cui non riescono mai a dire di no.
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Uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Pediatrics ha messo in luce la relazione che c’è fra questa tendenza a mangiare dolci anche dopo un pasto normale e il rischio di sviluppare obesità nei bambini. Ai bambini spesso viene concesso un dolce a fine pasto, che viene “barattato” durante il pranzo o la cena per fargli mangiare quegli alimenti sani che si rifiutano di mangiare.
Dal punto di vista psicologico gli esperti sconsigliano questo approccio perché i bambini devono conoscere le proprietà degli alimenti e imparare a scegliere l’alimentazione giusta per loro.
Ma dal punto di vista nutrizionale è ancora più deleterio concedere il famoso dolce a fine pasto, soprattutto se si è mangiato già a sufficienza.
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I ricercatori hanno ipotizzato una causa genetica alla base di questo atteggiamento, che sarebbe influenzata dall’ambiente in cui si vive. Se si ha accesso illimitato ai cibi, soprattutto dolci, la tendenza di mangiare senza fame si sviluppa in età molto precoce, portando ad un maggiore rischio di obesità infantile e quindi a maggiori problemi in età adulta.
Promuovere una sana alimentazione e cercare di limitare gli zuccheri superflui e i cibi spazzatura nei giovani e giovanissimi è ormai da anni una crociata dei medici e dei nutrizionisti, anche perché l’obesità infantile è ormai una piaga della società contemporanea.
Quello che i genitori possono fare per evitare di far sviluppare questa tendenza nei propri bambini è innanzitutto trasmettere loro una educazione alimentare, spiegargli il senso di fame e sazietà e insegnargli a preservare durante il pasto il posto per il dolce.
L’esperta di alimentazione infantile Ellyn Satter, intervistata sul sito parents.com, suggerisce invece un’altra idea per evitare che i bambini mangino più del dovuto: mettere in tavola il dolce assieme al resto delle pietanze.
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Questa operazione farebbe perdere il “fascino” al dessert, e anche il potere di contrattazione che ha con gli altri cibi, inducendo i bambini a prenderne una piccola parte e mangiare anche il resto. Un piccolo trucchetto che rimanda a quello che succede nei buffet delle feste, dove spesso i cibi vengono presentati assieme e il dolce perde il suo fascino di trasgressione. Unico avvertimento che dà è di limitare le quantità per evitare che non mangino nient’altro.
E voi unimamme avete mai sperimentato questa tecnica per evitare che i figli mangino senza fame?
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