La collaborazione in famiglia per prendersi cura di un animale domestico rafforza l’unione familiare e aiuta i nostri figli a responsabilizzarsi, a patto che ci si dividano i compiti in famiglia!
Molte famiglie adottano un animale domestico in seguito alle richieste pressanti dei propri figli. Una volta ottenuto questo bellissimo dono però, i bambini dimenticano le promesse fatte di prendersi cura dell’animale. In molte famiglie i bambini pensano soltanto a giocare con il loro amico peloso e spetta ai genitori prendersene cura.
Così facendo però si perde una vera opportunità, che è quella di utilizzare l’animale domestico come strumento per educare i nostri figli e renderli più responsabili. Prendersi cura di un animale infatti può favorire lo sviluppo nel bambino del suo senso di responsabilità, la sua pazienza e attenzione alle necessità degli altri oltre a potenziarne l’autostima. Quindi l’ideale, una volta arrivato l’animale domestico a casa, dividersi i compiti relativi alle sue cure.
Dividersi i compiti in base all’età dei componenti familiari
Nel dividersi i compiti la prima cosa da fare è redigere una lista con tutte le cose che devono essere fatte per i nostri amici pelosi. In seguito andrà stabilito chi farà cosa, tenendo conto dell’età di ciascun membro della famiglia.
- È importante che il bambino riesca con un pò di buona volontà a svolgere il compito assegnatogli, questo lo farà sentire orgoglioso di sé stesso.
- È importante mostrare il bambino come va fatto ciascun compito e dargli il tempo per poterlo imparare a svolgere; se necessario si può suddividerlo in parti più piccole per renderlo più semplice.
- Fin da subito bisogna stabilire cosa fare se il bambino completa perfettamente i propri compiti.
- È importante che ci siano regole anche per l’animale domestico: ci saranno probabilmente luoghi della casa dove non può stare e bisognerà concordare tutti insieme quali siano le regole per lui e quali parole e gesti utilizzare per educare il nostro amico animale. Delle regole ad esempio che esistono in tutte le case sono:
-
- non disturbare l’animale mentre dorme o mentre mangia
- lavarsi sempre le mani dopo aver giocato con lui o aver toccato i suoi oggetti
Queste regole aiuteranno sia il bambino a diventare più responsabile che l’animale a sapere fin da subito quello che può e non può fare, riducendo malintesi e frustrazioni.
Infine ma non ultimo per importanza la collaborazione in famiglia per prendersi cura di un animale domestico rafforza l’unione familiare.
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Vediamo ora i compiti in base all’ età del bambino:
Fino ai tre anni il bambino non fa differenza tra giochi e animali e non può prendersi cura dell’animale domestico ma può imparare a rispettarlo e a non trattarlo come un peluche.
Tra i tre e i sei anni il bambino può iniziare ad aiutare a svolgere compiti molto semplici sempre sotto lo sguardo della mamma o del papà:
- pulire e riempire la ciotola dell’acqua o del cibo
- lanciare un giocattolo per far correre l’animale e giocare con lui
A sei anni i bambini iniziano a capire empaticamente quello che prova il loro animale e iniziano a trattarlo con rispetto: infatti secondo gli esperti questa è l’età giusta per avere un animale domestico.
Tra i sei e i 10 anni il bambino può occuparsi dei bisogni quotidiani dell’animale come
- riempirgli la ciotola dell’acqua e del cibo
- premiarlo quando si comporta bene
- giocarci insieme
- prepararli dei giocattoli casalinghi
- raccogliere le sue cose in giro
Tutto questo a patto che ci sia sempre la supervisione di un adulto.
A partire da 10 anni secondo gli esperti i bambini possono occuparsi di compiti più complessi e di maggior responsabilità come
- portarli a passeggio se si tratta di un cane di piccola, media taglia anche se sempre in compagnia di un adulto
- aiutarlo a fare il bagno
- pulire la lettiera del gatto
- spazzolare l’animale
- partecipare alle lezioni di addestramento
E fondamentale che i bisogni dell’animale siano tutelati sempre dalla supervisione finale di un adulto che veglia sulla situazione.
Adulti alcuni compiti possono essere effettuati soltanto da un adulto come
- la somministrazione di alcune medicine
- portare a spasso un cane considerato dalla legge potenzialmente pericoloso
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Queste sono delle indicazioni generiche poi sta ad ogni genitore, in base allo sviluppo e alla personalità del proprio figlio e del proprio animale valutare se il compito è idoneo al bambino o aumentare il livello di responsabilità.
I genitori devono comunque sempre prendersi la responsabilità di quello che accade in casa loro, controllando le interazioni, educando gli animali domestici e insegnando ai propri figli come trattarli.
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Come curare un animale in famiglia: la divisione dei compiti | Universomamma.it (fonte: adobe)
Quindi care Unimamme, insegnate ai vostri figli a prendersi cura dei loro animali come si legge su foundation-affinity. Personalmente ci credo molto e visto che abbiamo 3 gatti di età diverse nella mia famiglia i nostri figli ci aiutano a prendercene cura: li spazzolano, gli danno da mangiare, gli cambiano l’acqua più volte al giorno, ci giocano e li coccolano tutti e tre, dividendo equamente il tempo che hanno. Qualche volta si preoccupano anche per qualche acciacco: se il più vecchiarello, Arsenio, zoppica; se la sempre vecchiarella Margot fa la pipi in giro per casa; se Minu, la piccola di casa’si è nascosata e non si trova più. Comunque da mamma, quando li vedo all’opera mi sento molto fiera di loro!
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