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Giovani e sessualità, un rapporto su due a rischio: il sondaggio preoccupa

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Gaia Fabbrini

Il motivo principale per il quale i giovani non comprano i preservativi è l’imbarazzo nel comprarlo e nell’ usarlo. Cattive abitudini che mettono a rischio.

Giovani e sessualità: un rapporto su due è a rischio | Universomamma.it (titolo: adobe)

Meno della metà degli under 25 sessualmente attivi utilizzano il preservativo per contraccezione o per prevenzione in modo abituale. La sessualità nei giovani è a rischio. Questo è il risultato di un’indagine dell’”osservatorio giovani sessualità” svolta da durex e scuolanet.

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L’indagine ha coinvolto:

  • 15.254 giovani
  • tra gli 11 e i 24 anni

I risultati sono stati divulgati per la campagna educational “Safe is the new normal” in collaborazione con ANLAIDS (associazione che lotta contro l’AIDS) per la sensibilizzazione alle cattive abitudini sessuali pre-covid 19. Secondo questa indagine il motivo principale per il quale i ragazzi non comprano i preservativi è l’imbarazzo nel comprarlo e nell’usarlo.

Per fortuna grazie al contributo della scuola sul tema del sesso i ragazzi rispetto al passato conoscono meglio l’argomento e le buone abitudini sessuali.

Giovani e sessualità a rischio: la scuola può aiutare

Giovani e sessualità: un rapporto su due è a rischio | Universomamma.it (titolo: adobe)

Parlare del sesso è importante e la scuola in questo è fondamentale:

ci vogliono campagne di comunicazione mirate con un linguaggio che si adegui a quello dei ragazzi, in modo che anche i più giovani sappiano come approcciarsi alla propria vita sessuale.

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In questo senso per i risultati raggiunti bisogna ringraziare proprio le campagne che sono state fatte fino ad oggi, che hanno migliorato la conoscenza dei rischi e delle buone pratiche sessuali tra i giovani:

  • 6ragazzi su 10 riconoscono le principali infezioni sessualmente trasmissibili (IST).

Ma c’è ancora molta strada da fare secondo i dati raccolti:

  • tra i ragazzi sessualmente attivi a usare abitualmente il preservativo durante il rapporto è soltanto 1 su 2
  • a non adottare nessuna precauzione sono 2 su 5

Anche se il preservativo è riconosciuto come efficace per proteggersi dalle infezioni sessualmente trasmissibili

  • tre ragazzi su quattro lo evitano come fosse un tabù
  • 13% di sessualmente attivi non usa alcun metodo di contraccezione o profilassi
  • il 21% solo contraccezione (pillola anticoncezionale)
  • il 17% lo utilizza a intermittenza
  • solo il 46% lo indossa sempre durante un rapporto

Questa disastrosa tendenza è allarmante se si pensa alle relazioni occasionali, in questo caso

  • solo il 44% usa il preservativo
  • il 21% non prende nessun tipo di precauzioni
  • crescendo con le con l’età i numeri non cambiano, infatti i dati relativi agli 11-13 anni sono allineati ai numeri dei teenager
Foto da Pixabay

Il nemico numero uno dei giovani è la vergogna:

  • il 67% si imbarazza a comprare preservativi
  • il 28% li acquista nei distributori automatici
  • il 35% non si espone e delega il partner
  • il 4% li ordina online
  • solo il 18% li compra in farmacia

Riguardo al giusto utilizzo del preservativo:

  • il 32% confessa che ha imparato a metterli facendo sesso
  • il 26% ha avuto spiegazioni dal partner

Purtroppo in famiglia ancora si parla troppo poco di questi temi:

  • solo sei su 10 hanno parlato di prevenzione con i genitori

Così la maggior parte evita l’imbarazzo dovuto alla gestione del preservativo:

  • due su tre si affidano al coito interrotto (34% qualche volta il 28% sempre) e purtroppo i dati non migliorano crescendo con l’età che si alza.

Purtroppo il coito interrotto non mette a riparo da malattie o gravidanze indesiderate:

  • il 23% lo pratica lo stesso accettando l’idea che le cose possano non andare bene
  • Il 9% perché si imbarazza ad usare altro

Eppure i nostri giovani sono ben istruiti:

  • messi di fronte a un elenco di infezioni sessualmente trasmissibili (IST), tranne una, il 60% individua l’intruso
  • Otto giovanni su 10 sanno che alcune IST possono essere asintomatiche
  • più di sei giovani su 10 sanno che alcune patologie possono portare all’infertilità
  • quasi sette su 10 sanno che il contagio è più facile se non si usano precauzioni
  • nove su 10 sanno che si può rimanere incinta anche la prima volta che si fa sesso.
  • l’87% dei giovani vede il preservativo come uno strumento di protezione per le infezioni sessualmente trasmissibili
  • il 71% vede nel preservativo un metodo con funzioni anticoncezionali
  • il 79% dei giovani sa che la pillola è uno scudo da gravidanze indesiderate
  • uno su 10 ritiene che la pillola possa evitare malattie

Perché se questi giovani sono così istruiti non mettono in pratica la teoria appresa?

  • Forse perché a quell’età spaventa più una gravidanza che è una malattia
  • forse perchè nel 2020 le gravidanze fanno un po’ meno paura visto che esiste la pillola del giorno dopo.

La pillola del giorno dopo viene vista da molti come un contraccettivo di emergenza:

  • uno su quattro dice di averla usata
  • tra questi uno su tre più di una volta

Ecco perché in Italia sono aumentati le infezioni sessualmente trasmessessibili e la vendita della pillola del giorno dopo.

C’è tanto lavoro da fare soprattutto tra i più piccoli sotto i 14 anni che sono meno anche meno istruiti. Pare che il canale più efficace sia la scuola. I ragazzi che hanno avuto incontri sul tema a scuola rispondono ai test in modo corretto

  • sui metodi contraccettivi
  • sulla conoscenza delle IST
  • sulla conoscenza delle pratiche rischiose come il coito interrotto
  • sull’utilità del preservativo.

Inoltre secondo questa indagine sui giovani e la sessualità 6 giovani sui 10 guardano abitualmente video o immagini pornografiche online.

La pornografia da una visione distorta della sessualità e talvolta può trasformarsi in una vera dipendenza nei ragazzi giovani, specie i più piccoli.

Si tratta di un rischio reale dato che

  • 6 giovani su 10 guardano abitualmente video o immagini porno
  • il 35% le visiona qualche volta
  • il 28% spesso

Abbiamo trattato il discorso in un altro articolo: “Rapporti non protetti e pornografia”

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Foto da Pixabay
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Gaia Fabbrini

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