Così il padre lo scopre alle 4 di mattina mentre chatta con lo sconosciuto. “Un blitz”: gli strappa il cellulare dalle mani e scopre tutto. È uno shock per tutta la famiglia. Subito scatta la denuncia alle forze dell’ordine ed il 13enne viene portato al Bambino Gesù per una consulenza dell’unità di Neuropsichiatria infantile dell’ospedale pediatrico. Purtroppo non è un caso isolato come l’esperta, Dottoressa Serra: “Le consulenze neuropsichiatriche per tentativi o ideazione suicidaria, comportamenti autolesivi da parte di minorenni sono aumentate di 20 volte dal 2011 al 2018. La decisione di togliersi la vita può maturare per i più disparati motivi“. Chi cade in queste trappole sono”preadolescenti o adolescenti che attraversano un malessere e cercano in qualche modo delle “soluzioni” per togliersi la vita, quindi si documentano online“.
Adesso il ragazzino sta bene e la procura sta cercando di individuare chi c’era dall’altra parte del telefono. La Bambino Gesù c’è un numero per chiunque abbia bisogno di aiuto, il 06-68592265: “Un servizio a cui rispondono delle psicologhe h24 sette giorni su sette, a cui si può chiamare per richieste d’aiuto“.
Voi unimamme eravate a conoscenza di questo terribile episodio? Cosa ne pensate? Controllate il telefono dei vostri figli?
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