Ultime novità sul Coronavirus: si trasmette anche per via aerea secondo i CDC americani, tramite aerosol.
Il Coronavirus si trasmette anche per via aerea (airbone transmission), ovvero tramite aerosol, come già sostenevano 239 scienziati di 32 diversi Paesi del mondo in una lettera inviata la scorsa estate alla comunità scientifica.
Alla lettera aveva risposto l’Organizzazione Mondiale della Sanità, affermando che “non si può escludere” che “in ambienti affollati, chiusi e scarsamente ventilati” possa avvenire la trasmissione del virus per via aerea. In ogni caso, l’OMS non aveva cambiato le sue linee guida, lasciando come principale via di trasmissione quella da persona a persona con le goccioline di saliva (droplets), solitamente più grandi, emesse attraverso starnuti, tosse, quando si canta o si parla ad alta voce, vicino ad altre persone.
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Poi, abbiamo visto il “giallo” che a fine settembre aveva coinvolto i CDC – Centers for Disease Control and Prevention americani, che avevano pubblicato sul proprio sito web un documento in cui si parlava di trasmissione per via aerea del Coronavirus Sars-CoV-2, poi subito ritirato, sostenendo che si era trattato di un errore. Sembrava una marcia indietro dei Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie di Atlanta. Ora, invece, i CDC sono tornati sul tema, esplicitandolo, con nuovi argomenti di cui si deve tenere conto.
Coronavirus, si trasmette anche per via aerea
Il sospetto che molti avevano e che alcuni studi scientifici avevano in parte confermato ora è realtà: il nuovo Coronavirus Sars-CoV-2 si diffonde anche per via aerea (airbone spread) e le sue goccioline infette rimangono sospese nell’aria, creando aerosol, contagiando le persone che si trovano all’interno di un luogo chiuso e scarsamente ventilato, anche se non sono vicine alla persona infetta che le ha diffuse.
Si tratta di una novità enorme, che potrebbe rivoluzionare le linee guida di contenimento dei contagi e anche i parametri epidemiologici finora adottati. Se il virus si trasmette non solo tra persone vicine, con l’emissione di goccioline di saliva (droplets), ma anche nell’aria attraverso goccioline più piccole, che rimangono sospese e formano un aerosol infetto, in un ambiente chiuso e poco ventilato, allora bisognerà rivedere le norme di prevenzione e sicurezza, a cominciare da quella del distanziamento fisico.
Nel nuovo documento pubblicato sul proprio sito web, i CDC americani riconoscono che il virus Sars-CoV-2 può diffondersi anche attraverso particelle e goccioline minuscole di aerosol che possono rimanere sospese nell’aria “per minuti o anche ore”, riporta Adnkronos, dopo che una persona infetta si è allontanata da un luogo chiuso.
Secondo i CDC il nuovo Coronavirus “potrebbe essere in grado di infettare le persone che si trovano a più” di circa 1,82 metri “dalla persona che è stata infettata o dopo che quella persona ha lasciato l’area”. Dunque, il metro di distanza da una persona infetta non basta e se l’aerosol è sospeso in un luogo chiuso e in assenza di ventilazione può essere contagioso anche dopo molto tempo.
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I CDC precisano di essere ancora convinti che la via principale di trasmissione del Coronavirus sia quella della vicinanza tra persone: sulla base delle attuali evidenze scientifiche è più probabile che le persone vengano contagiate quanto più a lungo e più vicino stanno a una persona con il Covid-19. Dunque, la trasmissione da persona a persona è quella fondamentale. Tuttavia, alcuni report sui casi di Coronavirus e le modalità di contagio mostrano che in alcune circostanze, inusuali e limitate, le persone affette da Covid-19 hanno infettato altre persone che erano a più di 1,82 metri di distanza o le hanno infettate dopo aver lasciato il luogo dove si trovavano.
In questi casi, precisa il CDC, la trasmissione del virus è avvenuta in spazi poco ventilati e chiusi dove spesso venivano svolte attività che causavano una respirazione più pesante, come il canto o l’esercizio fisico. Questi ambienti e queste attività possono contribuire all’accumulo di particelle che trasportano virus. In queste circostanze, dunque, è possibile la diffusione per via aerea (airbone spread) del Coronavirus.
Alla luce di questo aggiornamento, le raccomandazioni per evitare il contagio da Coronavirus rimangono sostanzialmente le stesse, con una novità riguardo alla distanza da mantenere dalle altre persone. I CDC raccomandano di mantenete una distanza dagli altri di quasi due metri (1.82 m pari a 6 piedi), indossare la mascherina, che copra naso e bocca, lavare le mani di frequente, pulire spesso le superfici che vengono toccate e restare a casa quando si è malati.
Le altre novità riguardano i contagi da bambini e adolescenti, che secondo il CDC possono trasmettere il virus in modo efficiente e “possono essere fonti di focolai di Covid-19 all’interno delle famiglie, anche quando i loro sintomi sono lievi”. Sulla contagiosità dei bambini anche asintomatici avevamo già scritto. Infine, come riporta la CNN, i CDC affermano che anche le persone infette ma senza sintomi possono trasmettere il virus agli altri. Quindi, anche gli asintomatici sono coinvolti della diffusione del Coronavirus.
Informazioni aggiornate in tempo reale sulla diffusione dei casi di Covid-19 in Italia le trovate sul sito web del Ministero della Salute.
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