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Scuola, addio voti: da adesso solo giudizi descrittivi in Italia

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Gaia Fabbrini

Addio ai voti numerici, da adesso in poi alla scuola primaria ci saranno solo giudizi descrittivi, in un ottica autenticamente formativa.

Scuola: addio voti, solo giudizi alla primaria | Universomamma.it (fonte: adobe)

Il decreto legge dell’ 8 aprile 2020 numero 22 prevedeva che la valutazione finale sugli alunni e le scuole primarie fosse espressa attraverso un giudizio descrittivo. L’intervento era circoscritto soltanto alla valutazione finale, lasciando il voto numerico alla valutazione di metà anno. Adesso con l’emendamento approvato dalla Commissione Bilancio al Senato, anche la valutazione dell’apprendimento degli alunni fatta a metà anno sarà un giudizio descrittivo.

Alla primaria addio ai voti numerici: meglio i giudizi

Scuola: addio voti, solo giudizi alla primaria | Universomamma.it (fonte: adobe)

Questo al fine di evitare, come spiega ad orizzonte scuola la senatrice Loredana De Petris di LEU, una “disomogeneità tra un periodo didattico e l’altro (valutazione intermedia con voto numerico, valutazione finale con giudizio descrittivo), per non compromettere il valore di una valutazione che, nel suo complesso vada oltre la mera misurazione e classificazione, in un’ottica autenticamente formativa”.

Come spiega la dottoressa Monica Ombra, psicologa e psicoterapeuta, i voti possono allontanare gli studenti da un approccio alla conoscenza basato sulla curiosità.

Spesso i ragazzi si sentono definiti nella loro persona dal voto che prendono invece di circoscriverlo al compito fatto “i voti si trasformano in macigni pesanti che i ragazzi si caricano addosso e che condizionano la loro vita e agiscono con una zavorra o un freno a mano tirato che la lentamente incide su scelte e direzioni”.

Secondo la dottoressa Ombra il voto numerico è l’invenzione di qualcuno che ci vorrebbe tutti uguali.

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Secondo la dottoressa, anche i più bravi quelli che prendono buoni voti possono viverla come una condanna a tenere sempre il livello cosi alto, spesso rinunciando ad altri interessi e piaceri. I voti alti generano alte aspettative in famiglia e si pensa che se il ragazzo avrà voti alti a scuola poi nella vita non avrà problemi. Eppure non è cosi, spiega la dottoressa, sono tanti i secchioni che poi nella realtà non hanno combinato molto.

i voti sono anche pericolosi per i genitori: oltre a quelli positivi che possono creare delle aspettative irreali destinate a infrangersi, quelli negativi possono generare

  • una reazione protettiva: “mio figlio è un genio incompreso” è la scuola ad essere sbagliata. In questo caso il legame tra famiglia e scuola si incrina
  • una reazione aggressiva: ” visto che prendi sempre 4 sei un poco di buono”, in questo caso il messaggio che si dà ai propri figli sembra una profezia negativa che si realizzerà.

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Quindi care mamme smettiamo di chiedere ai nostri figli com ’è andata e quanto hanno preso ma chiediamogli che cosa hanno imparato oggi e che cosa pensano di quella materia, se gli piace ed evitiamo di creare confronti con altri compagni.

La vera competizione è superare se stessi non scavalcare gli altri e stimolare il loro curiosità e il loro interesse come spiega la dottoressa Ombra.

I voti possono essere pericolosi oltre che per i ragazzi e per i loro genitori anche per gli insegnanti, possono alimentare il loro pregiudizio: se un bambino ha sempre preso 4 difficile che un giorno il professore gli darà 8. Ma la scuola come ribadisce la dottoressa Monica Orma:

deve aprire gli orizzonti, allargare i confini della mente, incendiare di passione, coltivare i talenti, valorizzare le differenze. Non deve incasellare in un’etichetta ed imprigionare in una realtà inventata”

Sono assolutamente d’accordo con la dottoressa Ombra, i nostri figli sono tutti diversi proprio come i fiori sui prati, e sono tutti bellissimi e pieni di potenzialità: sta a noi adulti trovare i loro punti di forza e valorizzarli.

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Scuola: addio voti, solo giudizi alla primaria | Universomamma.it (fonte: adobe)

Care unimamme cosa ne pensate voi di questo cambiamento nella scuola primaria? Pensate anche voi come la dottoressa Ombra che la valutazione numerica sia negativa sia per noi che per i nostri figli? Personalmente cerco sempre di non parlare di voti con i miei figli. Gli chiedo di impegnarsi e di dare il meglio di loro stessi e di farlo per il loro futuro e non per me. Credo comunque che le insegnanti dovrebbero puntare di più sulla loro curiosità e la loro voglia di conoscenza, avrebbero più successo e i ragazzi sarebbero meno annoiati e distratti.

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Gaia Fabbrini

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