Covid-19 e influenza: i sintomi delle due malattie si possono distinguere. Ecco come.
Con l’arrivo della stagione influenzale distinguere l’influenza dal Covid-19 è fondamentale, per evitare di creare confusione e saturare le strutture sanitarie, con la richiesta dei tamponi per la verifica della positività al Coronavirus o con gli accessi al pronto soccorso. I sintomi dell’influenza e del Covid-19, infatti, sono molto simili. Per questi motivi è stata consigliata alla popolazione la vaccinazione antinfluenzale, soprattutto per le categorie a rischio (anziani, malati cronici).
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Manca pochissimo per l’avvio della stagione influenzale, con i primi freddi d’autunno e la sorveglianza epidemiologica sul virus dell’influenza che parte a metà ottobre. Quest’anno c’è molta apprensione a causa del nuovo Coronavirus e della malattia che provoca, il Covid-19, con sintomi molto simili e confondenti con quelli dell’influenza: febbre alta, tosse, mal di gola. Mai come quest’anno è importante differenziare le due malattie per non creare confusione e soprattutto per evitare di affollare i pronto soccorso con le numerose di aiuto da parte dei malati. Così come di intasare i laboratori con le richieste di tamponi per verificare se ci si è ammalati di Covid-19 o semplice influenza.
Se il tampone è indispensabile per la verifica della positività o no al Coronavirus, esistono dei metodi abbastanza efficaci per capire se una persona ha il Covid oppure no. Tutto sta nell’analisi attenta dei sintomi.
La professoressa Adriana Calderaro, Professore di Microbiologia e Microbiologia Clinica all’Università degli Studi di Parma, spiega come fare. Tra l’altro è stato proprio il suo laboratorio ad individuare il primo caso di influenza in Italia, nella nuova stagione 2020/2021. Il virus identificato, del ceppo A sottotipo H3N2, è stato trovato in un bimbo di 9 mesi. Questo tipo di virus non è nuovo, spiega Calderaro a Quotidiano Sanità, ma ha iniziato a circolare tra la popolazione italiana nel 2016, quindi la maggior parte degli adulti è già entrata in contatto con il virus e l’organismo è in grado di difendersi senza problemi. Comunque il vaccino antinfluenzale protegge anche da questo ceppo di virus.
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Secondo la professoressa Calderaro, quest’anno i virus dell’influenza che circoleranno durante l’autunno inverno non saranno nuovi ma quelli che già conosciamo e per i quali la maggior parte della popolazione dovrebbe essere protetta (anche se il vaccino dura circa tre mesi e la malattia non dà immunità nel tempo). Per questo motivo, l’influenza quest’anno dovrebbe avere un impatto minore. Almeno così sostengono gli esperti ed è sicuramente un’ottima notizia. Soprattutto se consideriamo che il vaccino antinfluenzale non ci sarà per tutti.
Per quanto riguarda invece i sintomi di influenza e Covid e come distinguerli, la professoressa Calderaro spiega che all’inizio di entrambe le malattie i primi segnali sono praticamente identici e difficili da distinguere, si tratta soprattutto di manifestazioni di problemi respiratori, come bruciore alla gola, tosse e aumento delle secrezioni nasali, che possono essere accompagnate dalla febbre alta.
La differenza, è che nell’influenza si manifestano anche dolori muscolari e articolari, cefalea e senso di stanchezza che normalmente compaiono con la febbre o anche prima. Quando una persona ha questi sintomi molto probabilmente ha contratto l’influenza.
Invece, in caso di Covid-19 questi dolori sono meno frequenti, mentre un sintomo caratteristico dell’infezione da Coronavirus è l’alterazione del sensi dell’olfatto e del gusto. Le persone, anche nelle fasi iniziali della malattia, non sentono più gli odori né i sapori e non si tratta di una semplice alterazione dei sensi che sono più attutiti, come nel caso del raffreddore, ma di una vera e propria assenza di sapori e odori, tipica del Covid-19 che nell’influenza non c’è.
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I sintomi, infine possono essere più confusi e difficili da distinguere se i dolori muscolari e articolari non sono accentuati, e se è presente una importante ostruzione nasale che altera l’olfatto e il gusto, magari perché il paziente ha preso delle medicine in casa, come degli antinfiammatori. In questi casi per accertare la presenza del Covid-19 o altre malattie è necessario eseguire il tampone naso faringeo, anche per scoprire altri virus.
In tutte queste diagnosi, comunque, è sempre fondamentale l’intervento del medico, che deve valutare i sintomi del paziente e decidere se far eseguire un esame diagnostico o delle analisi.
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